“A seguito di valutazioni di costi/benefici contingenti e relativi al momento di emergenza attuale non è stato ritenuto necessario riaprire la sede”, ed inoltre “non vi è, al momento, nessun piano di rientro per la sede di Siena al termine della situazione emergenziale”, è quanto denunciano le organizzazioni sindacali del gruppo Nexi in una nota. “Riteniamo che la sede di Siena sia per numero di addetti, che per disposizione, strutture e accessi pone ben poche complessità per la messa a norma rispetto alle direttive Covid aziendali – sostengono-. Oltretutto lo stabile è di proprietà di Nexi, come del resto lo sono altri 2 nelle vicinanze, e uno dei clienti più importanti del Gruppo è MPS, a pochissimi km dalla nostra sede. Lo stabile, inoltre, non è mai stato chiuso in quanto le società ABS Tecnology e Comdata, presenti nello stesso, ci risulta abbiano sempre svolto regolarmente le proprie attività anche durante il lock down. Si evidenzia peraltro che la sede è già stata dotata di apposita cartellonistica per la regolamentazione delle attività e degli spazi comuni, oltre ad avere una Reception presidiata per tutta la durata delle attività”.
Nel dirsi estremamente preoccupati per la situazione le sigle chiedono “risposte certe sul tema, poiché nessuno può lavorare serenamente “avendo sulla testa” una simile spada di Damocle; se necessario coinvolgeremo le Istituzioni locali, e le segreterie territoriali e nazionali per affermare e garantire il principio che la Pandemia non può mietere vittime “sul lavoro” soprattutto in un territorio come il nostro già provato dalla crisi precedente e per di più in un gruppo come Nexi un gruppo che non ha mai chiuso sedi o licenziato lavoratori”.