“Esprimiamo forte preoccupazione sul futuro occupazionale degli oltre 1.150 lavoratori in somministrazione presso le strutture periferiche del Ministero dell’Interno, – annuncia il NIdiL Cgil – si tratta di lavoratori impiegati presso gli Sportelli Unici per l’Immigrazione delle Prefetture, le Questure e i Commissariati, la Commissione Nazionale e le Commissioni e Sezioni territoriali per il diritto all’asilo, che hanno prestato, a partire dalla primavera del 2021, un servizio pubblico essenziale la cui imprescindibile utilità è stata ammessa più volte dai dirigenti periferici e centrali del Ministero, garantendo agli immigrati l’espletamento dei loro diritti essenziali”.
Per quanto riguarda la provincia di Siena sono 5 i somministrati presso la Prefettura – in forza all’Agenzia per il lavoro Manpower – che corrono il rischio di vedersi interrompere il loro contratto di lavoro.
“Chiediamo che si intervenga urgentemente su questo punto e che si diano risposte adeguate anche in termini di risorse economiche, – spiega l’organizzazione sindacale senese – garantendo la continuità occupazionale di tutti i lavoratori in somministrazione delle Prefetture per far fronte alle necessità operative manifestate al Ministero anche da parte di decine di Prefetti dai territori. Questa incertezza che sta diventando ormai una costante del percorso professionale di questi lavoratori è inaccettabile: vogliamo risposte dal Governo e dal Ministero, che tra l’altro ora è guidato da un ex Prefetto che conosce bene la situazione”.
“Vogliamo sapere ciò che accadrà nel prossimo mese e chiediamo l’apertura di un dialogo con il Ministro per arrivare a definire un percorso di progressiva internalizzazione e stabilizzazione di questi lavoratori, – conclude il sindacato – per questi motivi abbiamo indetto uno sciopero nazionale con un presidio a Roma nella giornata del 21 dicembre”.