No al Tubone a Colle Val d’Elsa: lo dicono con forza dodici associazioni del territorio e diverse guide ambientali ed escursionistiche locali che hanno firmato e promosso il progetto del “Coordinamento Salviamo l’Elsa”.
“L’elenco è in aggiornamento- fanno sapere-, invitiamo altre associazioni alla partecipazione e all’adesione”. La finalità è quella di fermare il progetto di potenziamento della centrale idroelettrica sul fiume Elsa che, spiegano, presenta “pesanti criticità nella sua realizzazione e gestione, al punto che potrebbero essere gravemente compromessi gli aspetti storico artistici e monumentali delle Gore, le importanti valenze naturalistiche ed ecologiche del parco fluviale, le prospettive di sviluppo turistico della città e la fruizione collettiva legata al fiume e alle sue acque”.
Nel loro mirino c’è l’installazione della nuova condotta di 1,2 metri di diametro che per1,2 km attraversa il centro di Colle Val d’Elsa. “Tale condotta preleverà il 50% dell’acqua del fiume dalla steccaia sotto il ponte di San Marziale, all’inizio del Sentierelsa, la condurrà alle turbine collocate in Ferriera, nei pressi di via della Lisciata, e infine la rilascerà di nuovo nel fiume, ben dopo il ponte di Spugna- continuano. In tal modo il prelievo toglierà metà dell’acqua ad un tratto di fiume di oltre 3km ricadente nell’area Anpil del parco fluviale dell’Alta Valdelsa e dunque una zona di grandissimo interesse naturalistico e turistico, proprio dove ora passa la via Francigena”.
La richiesta al Comune di Colle Val d’Elsa è dunque di “portare avanti coerentemente ai suoi propositi e senza indugio il ricorso in Cassazione”. Non solo: “Facciamo appello anche alla Soprintendenza, affinché ribadisca la sua posizione netta e contraria con il parere già espresso sul progetto e intervenga nuovamente per la tutela del nostro patrimonio storico-artistico e naturale”.
Le associazioni che hanno aderito al Coordinamento “hanno sottoscritto una carta di intenti in cui si impegnano ad informare e sensibilizzare la cittadinanza, a promuovere approfondimenti scientifici e iniziative pubbliche, a sostenere le azioni, anche legali, che possano contrastare il progetto. L’intenzione è quella di aggregare all’interno del coordinamento tutte le componenti della società civile, a cui chiediamo di partecipare attivamente alle iniziative. Per garantire la salvaguardia dell’indipendenza del coordinamento, i partiti e le forze politiche di tutti gli schieramenti, che vogliono appoggiare la causa, potranno dare un supporto esterno come “sostenitori””.
Per info e adesioni: salviamolelsa@gmail.com