“Al di là dei meri criteri tecnici che hanno portato all’indicazione di questa zona tra le idonee ad ospitare il Deposito, riteniamo che la collocazione di questa discarica radioattiva, all’interno di un sito Unesco, sia pericolosa e deleteria per il territorio nel suo complesso”. Lo si legge nel sito del partito di Italia Viva che ha dato vita ad una raccolta firme per una petizione “per preservare Pienza e la Maremma dall’impianto del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivo” individuato dalla Sogin nella Cnapi.
Sull’argomento è tornata a protestare la Lega con i senatori Tiziana Nisini , Luca Briziarelli, capogruppo della Lega in commissione ambiente al Senato e l’onorevole Manfredi Potenti e soprattutto con il segretario del partito Matteo Salvini. “Il governo si conferma incapace, pericoloso e arrogante anche sul tema del deposito nazionale di rifiuti radioattivi in Toscana- dice il leader del Carroccio-. Non ha consultato gli enti locali (che in qualche caso avrebbero preso in considerazione l’idea, anche per ottenere compensazioni economiche) e dopo un lunghissimo silenzio i cittadini scoprono che potrebbero ritrovarsi le scorie nel cuore della Val d’Orcia. Sinistra, Conte e 5Stelle fanno male alla Toscana e a tutta Italia”.
“Con una superficialità disarmante, e senza la minima condivisione, il Governo PD-Cinque Stelle sta procedendo alla scelta del sito nazionale per il deposito delle scorie nucleari. La Sogin, società di Stato incaricata del decommissioning, cioè lo smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato ed inserito nell’elenco delle aree prese in considerazione, anche due importanti zone della Toscana: Pienza-Trequanda in provincia di Siena e Campagnatico in provincia di Grosseto”, si legge nel testo .
“Come membri della commissione Ecoreati, chiederemo che in Governo riferisca su quanto proposto da Sogin – dichiarano Briziarelli , Nisini e Potenti -.Questo è un argomento delicatissimo su cui la commissione è già al lavoro e il Governo deve assolutamente chiarire la propria posizione, perché, per quanto strategica sia la realizzazione di un sito ad hoc per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, l’importanza della materia necessita un approccio diverso da quello mostrato dall’esecutivo”.
Dalla maggioranza intervengono i socialisti. “Benché Braudel, uno dei grandi storici del Novecento, l’abbia definita ‘la terra più emozionante del mondo’, ricca com’è di vestigia storiche e monumentali e seduta su un paesaggio di una bellezza che ti afferra alla gola, la Val d’Orcia è stata inserita nella Carta Nazionale delle aree potenzialmente idonee a smaltire scorie nucleari”. Lo ha scritto in un post Riccardo Nencini, presidente della commissione Istruzione e Cultura del Senato, che aggiunge: “Chi ve l’ha inserita vive su Marte. Sarebbe come prevedere una rampa di lancio missilistica in Piazza del Campo. Ascolterei volentieri le motivazioni da parte di chi l’ha redatta. Venga a spiegarle in pubblico, in presenza come si dice di questi tempi. Bene hanno fatto i sindaci a dichiararsi contrari senza se e senza ma. Altro che barricate…”- ha con concluso Nencini.
Invece dal Senese sono intervenuti i consiglieri del gruppo Per Siena che esprime “solidarietà e pieno appoggio al sindaco di Trequanda Roberto Machetti, a quello di Pienza Manolo Garosi e al presidente della Provincia Silvio Franceschelli nella loro protesta”. “Per Siena sarà sempre al fianco delle amministrazioni comunali e di quelle forze politiche e civiche che vorranno opporsi ad una scelta che appare grave non solo per i Comuni direttamente interessati ma per un’area ampia, che riguarda anche la città di Siena”, si legge ancora.