“Con il countdown semaforico suggerito dal consigliere Masi l’amministrazione incentiverebbe comportamenti imprudenti da parte dei conducenti, per questo siamo contrari. Al momento non esiste alcun altro dispositivo tecnico per preavvertire del passaggio dal verde al giallo in un semaforo”. Così l’assessore alla mobilità e trasporti del comune di Siena, Enrico Tucci, ha risposto, durante il consiglio comunale di oggi, giovedì 7 novembre, all’interrogazione del consigliere del Partito democratico, Alessandro Masi, sulla possibilità di segnalare il passaggio dei semafori dal verde al giallo.
“Va specificato – ha spiegato Tucci – che il sistema di rilevazione delle infrazioni accerta esclusivamente i passaggi con il semaforo rosso in funzione, ovvero quando il veicolo supera la linea di arresto posta in corrispondenza dell’intersezione. Questo significa che l’infrazione viene rilevata solo nel momento in cui il conducente ha chiaramente violato la norma. Per quanto riguarda invece le normative del cCodice della strada, l’articolo 141, comma 1, stabilisce che il conducente ha l’obbligo di regolare la velocità del veicolo in modo tale da evitare ogni pericolo per la sicurezza delle persone e dei beni, nonché qualsiasi situazione di disordine per la circolazione. Inoltre, l’articolo 149 precisa che durante la marcia i veicoli devono mantenere una distanza di sicurezza adeguata, tale da garantire l’arresto tempestivo ed evitare collisioni con i veicoli che precedono”.
“La premessa a tutti i ragionamenti – ha proseguito l’assessore alla mobilità – sta in quanto correttamente riportato dal consigliere Masi quando scrive che ‘in particolare l’art. 41, comma 10, del Codice della Strada sancisce che tutti i veicoli sono obbligati a fermarsi in corrispondenza dei punti di arresto semaforici durante il periodo di accensione della luce gialla. L’unica eccezione è fatta per i veicoli che, durante il passaggio tra la luce verde e la luce gialla, si trovano così vicini alla barra di arresto da non potersi più fermare in condizioni di sicurezza. In questo caso, sono tenuti a proseguire e sgombrare l’incrocio con prudenza e nel minor tempo possibile’. In una nota del luglio 2007 del ministero dei trasporti si legge inoltre, a proposito della luce gialla dei semafori, che ‘nella pratica, ai fini della massima uniformità applicativa, si adottano in generale tempi fissi di quattro e cinque secondi, rispettivamente su strade urbane ed extraurbane, ferma restando la durata minima di tre secondi. Questi sono pertanto anche i tempi adottati negli impianti semaforici presenti nel comune di Siena”.
L’assessore ha inoltre precisato che “l’unico dispositivo tecnico di cui l’amministrazione comunale è a conoscenza, e che potrebbe eventualmente essere applicato ai semafori per segnalare il passaggio da una fase all’altra, è il ‘countdown’, introdotto con la legge numero 120 del 29 luglio 2010 e successivamente regolamentato dal decreto del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile numero 265 del 5 settembre 2022. Il decreto ha definito le caratteristiche e i requisiti per l’installazione dei dispositivi ‘countdown’, che visualizzano il tempo residuo di accensione delle luci semaforiche. Tuttavia, l’articolo 3, comma 4, dello stesso decreto vieta espressamente l’utilizzo del ‘countdown’ in abbinamento con la luce verde del semaforo. Pertanto, al momento non esiste alcun dispositivo tecnico che possa essere applicato ai semafori per preavvertire il passaggio dal verde al giallo”. “Alla luce di queste considerazioni – ha concluso l’assessore – non si comprende perché l’amministrazione dovrebbe in qualche modo incentivare comportamenti imprudenti da parte dei conducenti. Va inoltre segnalato che attualmente il tasso di incidentalità nelle intersezioni regolate da semaforo è estremamente basso, mentre le violazioni per il passaggio con il semaforo rosso sono in costante diminuzione”.
Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico si è dichiarato “soddisfatto della risposta, non avendo competenza tecnica specifica per controbattere. Spero però che sia stato colto dall’Amministrazione e dall’opinione pubblica il senso dell’interrogazione, che non voleva insegnare nulla sul punto particolare al Comune, ma soltanto rappresentare una preoccupazione dei cittadini, anche a seguito di alcune esperienze all’incrocio semaforico di Santa Petronilla, nel passaggio dal giallo al rosso. L’interrogazione non era dunque uno strumento di polemica politica, ma un’occasione utile per una corretta comunicazione nei confronti dei cittadini, per meglio spiegare e far comprendere come potersi districare al cambio di colore del semaforo dal giallo al rosso ”.
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