Sono oltre cinquanta i “visionary speaker” chiamati a parlare del futuro del turismo a Tourism Renaissance, l’evento internazionale online in programma dal 23 al 26 marzo 2021 e di cui potete trovare tutti i dettagli sul sito https://tourismrenaissance.com/.
L’evento, promosso dal Tourism World Summit, ha l’obiettivo ambizioso di ridisegnare il turismo ad un anno esatto dallo scoppio della pandemia del Covid-19, nella convinzione che stiamo per affrontare, speriamo già fra pochi mesi, un periodo felice di creatività nella offerta e di nuova curiosità nella domanda.
Ma è proprio il termine “visionario” che mi provoca la curiosità di cui dicevo, poiché ho sempre pensato che nel turismo si dovesse agire invece con grande concretezza e costante attenzione al dialogo quotidiano con i nostri clienti, avendo anche la forza di non cedere a certe suggestioni teoriche.
Tourism Renaissance si pone invece l’obiettivo di far lavorare i partecipanti, tutti insieme, per cogliere questo momento di pausa obbligata – e di pesanti conseguenze economiche e finanziarie su tanti imprenditori e lavoratori – per focalizzare le nuove idee di rinascita, attorno ad innovazioni tecnologiche, salute e sicurezza, eco-sostenibilità, accessibilità senza barriere, in modo da tornare a generare redditi e ricchezza. E con l’obiettivo, dichiarato, di avere al termine dell’evento delle idee visionarie da trasformare in azioni concrete immediate, proprio a partire dalle aziende partecipanti.
I cinquanta interventi in programma, con i dibattiti che si accenderanno alla fine di ogni intervento, finiranno per coprire davvero tantissimi argomenti.
Fra i “visionary speaker” ci sarò anche io e parlerò delle grandi opportunità professionali che si aprono nel campo dei servizi accessibili a tutti nel turismo culturale, se finalmente si vorranno fare gli investimenti pubblici e privati previsti anche dal Next Generation EU dell’Unione Europea. E parlerò naturalmente anche delle competenze – scolastiche e tecniche – che saranno richieste ai giovani che vorranno avvicinarsi a questo settore così importante per il turismo della nostra regione e del nostro paese.
Ma sono molto interessato ad ascoltare come ognuno di noi (operatore o turista) può avere un ruolo chiave nel promuovere forme di turismo adatto alle singole destinazioni, frenando quei fenomeni di “consumo” del territorio che hanno già provocato non pochi danni. O come elaborare finalmente nuove forme di collaborazione fra operatori del territorio che invece, salvo rare eccezioni, si considerano solo avversari a cui fare concorrenza, non sempre corretta.
E qui mi rendo conto perché bisogna davvero essere un po’ visionari…
Roberto Guiggiani