Non aprite quella cantina: ditta svuota un locale per conto di Siena Casa ma era lo scantinato sbagliato

A raccontarla, sembra la scena di una commedia all’italiana ricca di equivoci ma stavolta non ci sono Lino Banfi, Renato Pozzetto o Paolo Villaggio tra i protagonisti bensì Siena Casa spa e una malcapitata famiglia che si è trovata non solo la cantina svuotata ma anche tutto il materiale trasferito dall’altra parte della città.

La società che si occupa della realizzazione di alloggi destinati all’edilizia residenziale pubblica, e della gestione del patrimonio esistente, nell’intera provincia di Siena, aveva infatti incaricato una ditta esterna di svuotare una cantina in un edificio all’Acquacalda. Tutto il materiale contenuto, i ricordi di una vita, quadri e diversi mobili, sono stati spostati a Taverne d’Arbia, nei box aperti di un altro edificio di competenza di Siena Casa.

Solo che i proprietari lo hanno scoperto grazie alle segnalazioni dei vicini che hanno riconosciuto foto di famiglia sparse per terra, insieme ai mobili e al resto, nel box aperto a Taverne d’Arbia. E’ a questo punto che gli stessi proprietari sono risaliti al titolare della ditta che ha effettuato lo sgombero e, tramite loro e i tecnici di Siena Casa a quel punto arrivati sul posto per chiarire la questione, hanno capito che la cantina ripulita era quella giusta sulla carta (intestata a un nominativo che era quello indicato per la pulizia) ma sbagliata nel concreto perché nel corso del tempo mai era stata fatta chiarezza in merito e la nonna dell’attuale affittuaria aveva sempre utilizzato quella cantina. Alla conclusione si è arrivati dopo lunghe verifiche (banalmente, ha avuto la meglio quella più semplice: il collegamento della luce tra appartamento e cantina) e alla fine la ditta ha ripreso tutti i mobili e il resto del materiale e li ha riportati all’edificio dell’Acquacalda, nella cantina giusta.