“Il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario è pericolosamente in crescita. Non ne è esente il nostro territorio: martedì al pronto soccorso dell’ospedale di Nottola, nel comune di Montepulciano, due operatrici sanitarie sono state insultate, minacciate ed aggredite fisicamente dall’accompagnatore di un paziente”. Si apre così la nota della Fp Cgil Siena che ha denunciato il grave episodio.
“Questo grave episodio precede una aggressione fisica di qualche mese fa, sempre al pronto soccorso di Nottola, dove a farne le spese è stato altro operatore colpito da un utente. Tra questi due episodi ci sono stati altri casi, troppo numerosi, di insulti e vere e proprie violenze verbali – si legge ancora -. Non si tratta di casi isolati da gestire come fatalità : quello delle aggressioni è un fenomeno in crescita che ha tutte le caratteristiche dell’emergenza. Servono interventi concreti e servono subito. Non possiamo tollerare che si attenda la tragedia prima di intervenire. Su segnalazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza della Fp Cgil il pronto soccorso di Nottola, insieme a quello dell’ospedale di Campostaggia, a Poggibonsi, è stato recentemente oggetto di interventi tecnici volti al miglioramento delle condizioni di sicurezza. Evidentemente non bastano”.
“Serve personale di vigilanza, tempi rapidi di intervento delle forze dell’ordine, la puntuale presa in carico dei casi di aggressione da parte dell’Usl Toscana sud est, mettere i punti sensibili del pronto soccorso in sicurezza sia da un punto di vista strumentale che di un consono numero di operatori. Ai lavoratori coinvolti e al personale sanitario e socio sanitario che tutti i giorni sono in prima linea per garantire a tutti noi una sanità pubblica ed universale, nonostante il sotto finanziamento del sistema e compensi non adeguati al rischio che corrono e alle
responsabilità , va la solidarietà ed il ringraziamento della Fp Cgil. Quale sindacato maggiormente rappresentativo del personale della sanità in provincia di Siena abbiamo già chiesto all’azienda di mettere in campo tutte le possibili soluzioni tecniche ed organizzative per migliorare la prevenzione, il contrasto e la repressione delle aggressioni nei confronti dei lavoratori della sanità ” conclude la Cgil.