Nottola, la Uil: “Aggredita una guardia giurata da un paziente in stato di alterazione”

A Nottola una guardia giurata è stata aggredita da un paziente in stato di alterazione. Lo riferisce la UilTucs Toscana, sindacato a cui era iscritta la stessa guardia giurata che, spiega un comunicato, era in servizio nell’ospedale per contro della società Verux.

La guardia giurata, si legge in una nota, è “intervenuta per proteggere il personale medico da un individuo violento e fuori controllo, ha riportato lesioni e contusioni che hanno richiesto cure mediche e hanno portato ad un referto di sette giorni. Solo l’intervento dei carabinieri ha permesso di riportare la calma dopo oltre un’ora di tensione altissima”.

“Questo ennesimo episodio dimostra quanto il lavoro delle guardie giurate sia esposto, poco riconosciuto e poco tutelato – dichiara Johnny Galeotti, responsabile UilTucs Toscana per l’area di Siena –. Le guardie ogni giorno garantiscono sicurezza in contesti delicatissimi, come ospedali, centri commerciali e istituzioni pubbliche, spesso senza adeguati strumenti, senza formazione specifica per la gestione delle emergenze, senza alcun riconoscimento dell’alta professionalità e con stipendi che non riflettono né la responsabilità né i rischi che corrono”.

La sigla chiede dunque che siano una “priorità” le “certezze” e le “tutele” di chi “quotidianamente garantisce la sicurezza delle persone”. E chiede poi una riforma normativa che assicuri alle guardie “maggior diritto d’intervento, tutele più alte ed un rinnovo urgente sia del contratto integrativo, che là UilTucs Toscana chiede sia di livello regionale, sia del Contratto collettivo nazionale di settore. Va riconosciuto alle guardie il grande valore professionale ed umano”, si legge.

“Dietro a ogni divisa ci sono lavoratori e lavoratrici che vivono turni massacranti, notti in solitudine, pericoli continui e spesso nessuna tutela psicologica – aggiunge Galeotti –. Continueremo a portare avanti la nostra battaglia per una contrattazione completa, con più sicurezza e più rispetto verso chi ogni giorno rischia in prima persona.”

Il sindacato “esprime vicinanza e solidarietà al proprio iscritto coinvolto nell’aggressione e a tutto il personale sanitario dell’ospedale di Nottola, sottolineando che nessuno deve essere lasciato solo davanti alla violenza. Noi non giriamo lo sguardo e chiediamo anche alle amministrazioni locali di fare lo stesso”.