Ospedale di Nottola: un grazie non sarà mai abbastanza per questi uomini e queste donne votati a svolgere un mestiere faticoso, quello di prendersi cura del corpo e dell’anima.
Siamo tutti pronti a denunciare ed a denigrare la sanità, qualsiasi occasione è giustificata per attaccare le strutture pubbliche senza renderci conto che ne fanno parte uomini e donne che ogni giorno si prodigano per altri uomini e donne cercando di curare il corpo ma spesso anche l’anima.
Per questo voglio rilasciare questa testimonianza postata su facebook qualche giorno fa: si vive in un mondo social che spesso si rileva un paniere pieno di storie negative dove è più semplice accusare che elogiare.
354 giorni fa, una notte alle 5 di mattina, un corridoio del pronto soccorso, un familiare con dolori insopportabili, due medici che dicono “poche ore” dia il consenso all’operazione.
Cinque operazioni, un percorso lunghissimo, vite familiari stravolte, persone che ti sostengono, persone che sia allontanano. Dolore e speranza, ricostruire la vita nonostante tutto.
Alla fine di questi 354 giorni non ci sono parole se non gratitudine per quei meravigliosi medici, infermieri e personale sanitario che ci hanno accompagnato in questo percorso, che oltre la professionalità hanno dimostrato l’anima del loro lavoro. Ci hanno sostenuto, asciugato le lacrime, abbracciato se ce n’era bisogno ma sopratutto hanno incoraggiato chi non si arrendeva strappandogli un sorriso .
Non un numero, non un letto ma una persona da prendere sotto la loro ala.
Un piccolo ospedale di provincia, il nostro ospedale comunemente chiamato Nottola, spesso bistrattato, fatto di uomini e donne votati ad un mestiere faticoso: quello di prendersi cura del corpo e dell”anima.
E allora grazie per aver restituito alla “vita” quel paziente particolare che ormai chiamavate per nome, grazie alla splendida squadra del pronto soccorso, lungimirante ed attenta, grazie alla rianimazione per la tempestiva tempestivià ed attenzione, grazie al personale delle sale operatorie sempre in contatto con la famiglia, grazie a tutti voi che in qualsiasi occasione non avete mai mancato di prodigarsi per risolvere qualsiasi problema, grazie infine e un sentito abbraccio all’equipe di chirurgia capitanata da un eclettico Dott Andrea Bufalari..Siete essere speciali ..
Roberta Pellegrini