Il cantiere per la nuova Cassia sarà aperto a giugno del 2025, lo ha assicurato il vicesindaco Michele Capitani rispondendo ad un’interrogazione, presentata stamani in consiglio comunale, dal consigliere del Pd Luca Micheli.
Nello specifico si chiedevano delucidazioni sullo stato di progettazione del viadotto Monsindoli sulla Siena-Grosseto, in prossimità dello svincolo Monteroni d’Arbia nord.
“Questa amministrazione – ha specificato il vicesindaco – attraverso i propri uffici tecnici si sta confrontando con la direzione tecnica di Anas per rendere possibile la suddivisione del progetto almeno in due stralci funzionali, al momento non previsti: il primo da More di Cuna all’Isola d’Arbia, consentendo lo scavalco del passaggio a livello ed il secondo dall’Isola d’Arbia (attuale rotatoria davanti all’ingresso alla zona produttiva) a Monsindoli”.
“Quindi i lavori – aggiunto – si dovrebbero concentrare nell’esecuzione ed ultimazione delle opere, con i relativi svincoli, in modo da aprire al traffico il tratto da More di Cuna fino all’attuale rotatoria sulla Cassia davanti all’ingresso della zona produttiva di Isola d’Arbia, scavalcando così il ‘famigerato’ passaggio a livello, lavori che potrebbero essere ultimati entro quindici-diciotto mesi dalla loro ripresa. Chiaramente sulla tempistica il Comune di Siena può solo ‘dire la sua’ nel rilasciare entro tempo rapidissimi i propri pareri di valutazione sul progetto, mentre sulla sua redazione, sull’indizione della gara, sull’assegnazione e consegna dei lavori, sul loro andamento non può nulla, se non fare da pungolo al loro rapido svolgimento”.
Il consigliere comunale Luca Micheli si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta dell’assessore: “Lo sforzo che adesso è necessario è quello di avere interlocuzioni significative affinché il progetto venga inserito nell’accordo di programma fra Anas e Governo, per far sì che siano reperite velocemente le risorse necessarie e i lavori non rimangano incompleti. Avere la tratta Monteroni – Monsindoli nell’accordo di programma renderebbe l’opera cantierabile e i tempi molto più certi. Attendiamo che i progetti siano trasformati in opere concrete se si vuole dare nuova vita alla Cassia”.