“Sembrava di essere nel mezzo di una battaglia. Siamo stanchi ed abbiamo paura, questa cosa sta danneggiando tutti, sopratutto noi commercianti onesti che andiamo a lavoro alle 5 di mattina e ci spacchiamo la schiena. Questa è una via tranquilla ma temiamo che i clienti non vengano più. Ecco perché stiamo pensando di mandare una lettera al Comune per fare capire che non ne possiamo più”. L’ennesima aggressione, la seconda in sei giorni ed ora ad essere stanchi ed arrabbiati per una situazione degenerata sono i proprietari delle attività di via dei Rossi, una delle vie più belle del centro storico. Dopo i fatti di sabato, quando ad essere colpito fu anche un poliziotto, stamattina un nuovo brutto capitolo di quella che sembra una vera e propria ‘faida’ tra due famiglie egiziane nata per questioni economiche legate ad una delle pizzerie nella zona. Tre componenti di uno dei due nuclei familiari hanno aggredito con calci, pugni e ciabattate un dipendente proprio dell’ormai famosa pizzeria .
“Lo hanno preso in mezzo alla strada, io ed altri commercianti siamo intervenuti per salvare il ragazzo – spiega uno dei commercianti vicini che chiede di mantenere l’anonimato -, io l’ ho portato dentro al mio negozio per proteggerlo. Mentre lo portavo via, uno degli aggressori mi aveva minacciato di morte facendo anche il gesto del taglio della gola”.
Anche stavolta è stato decisivo, per placare la situazione, l’intervento di un poliziotto, libero dal servizio, che si è frapposto tra i litiganti riuscendo, insieme ai commercianti della via, a separare gli aggressori dall’aggredito fino all’intervento dei suoi colleghi in servizio. Al momento dell’arrivo delle volanti, uno dei colpevoli dell’agguato era già scappato, un altro è stato soccorso dai sanitari del 118, il pizzaiolo mostrava evidenti contusioni sul corpo e sul viso in particolare. Deve essere ancora accertato quanto è accaduto e capire quali siano le responsabilità penali ma in via dei Rossi regnano paura e sgomento, non solo tra chi ha un negozio o un’attività, ma anche tra chi abita nella zona. ” Sono terrorizzato – racconta uno studente universitario – . Stavo uscendo di casa per prendere delle cose e mi sono trovato in mezzo ad una rissa. Stavano cercando letteralmente di soffocare la loro vittima che ancora aveva il casco integrale (stava scendendo dal motorino) e non si poteva difendere”.
Marco Crimi
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