Nuovo anno scolastico, Lojudice agli studenti: “Ascoltatevi l’uno con l’altro per capire i problemi dell’umanità”

“Vi chiedo attenzione e rispetto tra voi. Vi chiedo di ascoltarvi l’uno con l’altro per capire i vostri problemi e quelli dell’umanità, come la pace e l’integrazione”.

Così il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, ha voluto rivolgere un messaggio di auguri a studenti, docenti e collaboratori scolastici per l’apertura, domani, del nuovo anno scolastico in Toscana, in particolare nel territorio delle due diocesi a lui affidate.

“Nel suo messaggio, il Cardinale ha voluto concentrarsi sul tema della pace, dell’accoglienza e del necessario impegno dei giovani nel mondo del volontariato”, spiega una nota.

“Conosco bene l’emozione che si prova al rientro in classe – esordisce così invece il sindaco Nicoletta Fabio – vorrei augurare ai nostri ragazzi un buon anno scolastico, consapevole e guidato dalla voglia di crescere e confrontarsi. Domani il suono della campanella rappresenterà per molti un suono nuovo, mi riferisco ovviamente ai più piccoli. Entrare nella comunità scolastica rappresenta certamente una maggiore assunzione di responsabilità: è l’ambiente in cui nel corso degli anni ci formiamo, viviamo esperienze decisive per il futuro e impariamo a relazionarci con gli altri, insegnanti e coetanei.

“Oltre che agli alunni e alle loro famiglie vorrei porgere il mio augurio di buon lavoro a tutti i dirigenti e docenti scolastici, al personale Ata e a tutti i dipendenti coinvolti – aggiunge l’assessore all’istruzione Lorenzo Loré – assicuro piena collaborazione da parte del mio assessorato, che sempre si renderà disponibile verso richieste ed esigenze di famiglie e docenti, consapevoli che tutto si possa migliorare nell’interesse della comunità”.

L’apertura delle scuole segna sempre un momento centrale nella vita di una comunità – dice invece il sindaco di Poggibonsi David Bussagli – Un momento che coinvolge tutta la città e che riguarda in maniera diretta tanti studenti e tante studentesse, le loro famiglie, i docenti e tutto il personale operativo nelle strutture, nell’attività educativa e scolastica e nei servizi”.