Nuovo codice della strada, la stretta spaventa i consorzi del vino. “Consumi in calo, pronti a bussare al Ministero”

La sicurezza prima di tutto ma non si inizi una caccia alle streghe. Il mondo del vino si schiera contro l’inasprimento delle sanzioni del codice stradale, che hanno già portato, in neanche un mese, ad un rilevante calo di vendite nella ristorazione.

Il Consorzio del Nobile di Montepulciano affronterà l’argomento in cda ed intende affrontarlo anche con la Regione e il Ministero dell’Agricoltura. “Ho incontrato alcuni ristoratori, che mi hanno confermato che, in questo mese di dicembre, rispetto allo scorso anno, c’è un trend negativo nei consumi, con una riduzione di oltre il 20% . Se questi numeri dovessero trasformarsi in un trend consolidato, è evidente che rappresenterebbero un duro colpo per un sistema economico che sull’enoturismo. Siamo d’accordo sul fatto che la sicurezza venga al primo posto. Tuttavia, vorremmo evitare che si crei allarmismo intorno a una situazione che, in sé, non rappresenta un problema reale”, le parole del presidente Andrea Rossi.

“Qual è la mia paura – si chiede invece Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino -? Se domani si decidesse di modificare la legge, l’opinione pubblica potrebbe interpretarlo come un tentativo di tutelare i nostri interessi — ovvero vendere vino — a scapito della sicurezza, consentendo alle persone di andare in giro in condizioni fuori dai limiti. Questo è il messaggio che rischiamo venga percepito”.