“Non ci deve essere confusione tra i cittadini. Servono chiarezza, un confronto aperto tra Governo e Regioni ed un provvedimento unico che valga per tutti”, è quanto viene detto dal presidente della Regione Eugenio Giani al Tg2 in merito ad un possibile nuovo lockdown generalizzato per contrastare la diffusione del coronavirus. Per Giani non devono esserci Regioni che fanno un tipo di lockdown diverso da altri “ma deve esserci equità e misure giuste per tutta la nazione”.
Sempre al Tg2 sulle misure messe in campo in estate per contrastare la diffusione del coronavirus Giani fa sapere che “è stato fatto ciò che si poteva fare: non c’era ancora la conoscenza delle caratteristiche per capire che in poche settimane si sarebbe raggiunto questo livello di contagi”
Per ora il governatore esclude ulteriori misure restrittive anche se in Toscana, tranne in qualche territorio come quello senese e grossetano, la situazione non è rosea. Ieri domenica 1 novembre i nuovi casi erano 2379 – un numero inferiore rispetto a quello del giorno prima ma i test eseguiti sono meno – ed i positivi al tampone sono più di una persona su quattro.
Non solo, un report del 30 ottobre dell’Ars Toscana prevede “di raggiungere entro circa una settimana i livelli di ospedalizzazione raggiunti al culmine della prima ondata di marzo-aprile – si legge- pur con numeri di terapia intensiva occupata più contenuti” ed inoltre l’agenzia di sanità ha fatto vedere come nella settimana dal 24 al 30 ottobre i ricoverati sono aumentati di 504 unità, un dato quadi due volte superiore a quello della settimana precedente.
Per contrastare il contagio, sul fronte delle assunzioni nel settore sanitario il Governatore ha annunciato che sono state fatte “5mila assunzioni a tempo indeterminato per potenziare il sistema” di cui “2825 infermieri, 1629 operatori socio sanitari, 79 assistenti sanitari e 128 tenici di laboratorio, 317 i medici”. La Regione ha comunicato inoltre che nelle prossime settimane “saranno assunti altri 400 infermieri dalle graduatorie esistenti, mentre sono esaurite quelle per i medici e sono stati già banditi i nuovi concorsi”.
Intanto sono state fornite ai sindaci dei Comuni non capoluogo della Toscana dodici milioni di mascherine fornite. La novità nel sistema di distribuzione è che se “in passato erano utilizzati centri commerciali e farmacie; ora decideranno i sindaci, mi fido di loro”, ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani