Aumentare la raccolta differenziata, ridurre i costi di gestione e ridurre i costi dei cittadini. Questi sono gli obiettivi prefissati da Sei Toscana in collaborazione con il Comune di Siena durante la presentazione del nuovo piano di raccolta rifiuti. Un lavoro sinergico tra ente e cittadinanza per cercare di raggiungere le normative imposte dall’Unione Europea, ovvero, raggiungere il 65% di raccolta differenziata.
“Vogliamo aumentare la raccolta differenziata – fa sapere Marco Mairaghi, amministratore delegato di Sei Toscana – ridurre i costi di gestione, far sì che i cittadini si impegnino per evitare di pagare l’eco tassa che impatta per un 20% sui cittadini. Questa è una città che ospita persone provenienti da tutto il mondo, presentare una città decorosa con dei cassonetti intelligenti, con nuove tecnologie, credo sia un modo migliore per dare un servizio di qualità”.
Una nuova rivoluzione ‘green’ quella proposta da 6 Toscana in collaborazione con il Comune, Siena aveva già dato inizio a questa rivoluzione circa 10 anni fa raggiungendo dati impressionanti (circa il 45% di raccolta differenziata ndr), dati che purtroppo, ancora oggi, si trovano stabili alla stessa percentuale nonostante le richieste europee.
“Ad un certo punto il sistema si è bloccato – continua Mairaghi -, non solo a Siena ma in tutta la Toscana del sud, adesso con la nuova gestione, abbiamo ripreso questo lavoro. Il nostro obiettivo è quello di superare il 65% in due anni, ciò comporterebbe l’abbattimento dell’ecotassa, rivoluzionare la città con dei sistemi avanzati come ad esempio l’installazione dei cassonetti intelligenti per una raccolta differenziata corretta, creando il minor disagio possibile, tenendo il costo di gestione basso. Sarà anche l’occasione per cambiare la città con dei mezzi tutti elettrici grazie alla nuova collaborazione con Mercedes Italia. Questa sarà un’occasione per modernizzare tutto il sistema infrastrutturale della città di Siena”.
Il progetto è molto ambizioso e fa pensare bene, alla base del progetto c’è anche l’idea di formare delle isole ecologiche all’interno del centro storico, progetto possibile grazie anche ad una possibile collaborazione con le contrade, realtà importantissime sia per contribuire alla raccolta differenziata ma anche per fare formazione. L’istituzione di nuove aree ecologiche nel centro storico potrebbe portare alla riduzione del ritiro porta a porta.
“Attualmente abbiamo assunto 250 dipendenti – conclude l’amministratore delegato di 6 Toscana -, siamo una delle poche aziende in Toscana ad averlo fatto, noi non è che non vogliamo fare il ritiro porta a porta, ma ci sono delle aree in cui funzionano meglio le isole ecologiche. Io sono contro il porta a porta con i sacchi della spazzatura, se vogliamo veramente farlo lo dobbiamo fare in maniera civile, utilizzando i mastelli in modo tale da non poter rompere il rifiuto riversandolo per le vie del centro. Le contrade giocheranno un ruolo importante in questo senso, creando delle piccole isole ecologiche dove si possano contenere i rifiuti, noi nel frattempo continueremo ad assumere personale, in tal proposito abbiamo creato un piano di riorganizzazione con tutti gli enti che collaborano con noi”.
Niccolò Bacarelli
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