Un gruppo di docenti del Liceo delle Scienze Umane ed Economico Sociale respingono con forza le accuse di mancanza di dialogo e inclusione, ribadendo che la “scuola ha sempre dato importanza al confronto e all’apertura”.
In una nota, in cui si parla dell’occupazione che sta avvenendo in questi giorni, affermano: “Non ci riconosciamo assolutamente nell’immagine di persone che ignorano la storia e si disinteressano dell’attualità, girandosi dall’altra parte”.
Sottolineano inoltre che nel corso degli anni “il nostro lavoro si è sempre basato sull’apertura, il dialogo e l’inclusione”, attraverso incontri e lezioni dedicate a tematiche sociali e civili. “Abbiamo affrontato e continueremo ad affrontare argomenti di stretta attualità – aggiungono – anche in collaborazione con enti e associazioni del territorio”. I docenti rivendicano infine “con orgoglio il prezioso lavoro quotidiano” svolto con impegno e professionalità.
Intanto gli studenti hanno votato a larga maggioranza per proseguire l’occupazione dell’istituto, durante un’assemblea convocata oggi dal preside su sua richiesta.
In una nota, gli occupanti criticano le modalità della convocazione, avvenuta “con il preavviso di mezza giornata e tramite comunicazione non ufficiale”, definendola “scorretta e ingiusta”. Gli studenti spiegano di aver comunque scelto di tenere l’assemblea “come atto di democrazia e rispetto verso i compagni”.
A causa dell’incontro, è stato annullato l’appuntamento con i lavoratori Beko e il Comitato del Precariato Universitario.