Il faccia a faccia tra il Comitato per la Palestina di Siena e i rettori dei due atenei cittadini non s’ha da fare. E se Tomaso Montanari quanto meno si è detto disponibile per un vis a vis in una data diversa da quella di domani, mercoledì 15 maggio, il no di Roberto Di Pietra alle condizioni dettate dagli studenti che stanno protestando è assoluto. “Credo gli incontri debbano essere rispettosi dell’attività degli organi dell’ateneo – sono state le sue parole – Ciò è avvenuto durante il Senato accademico del 9 aprile quando sul tema della Palestina abbiamo svolto un’ampia e lunga discussione che ha esaminato le richieste presentate dagli studenti membri del comitato per la Palestina”. Il rettore dell’Università di Siena ha ricordato che “non è compito” della sua Istituzione “boicottare altri atenei”. Per Di Pietra “quanto si sta verificando a Gaza non si giustifica con quanto accaduto il 7 ottobre. Auspichiamo il cessate il fuoco”. Le università, ha aggiunto, “devono mantenere ponti di comunicazione con altri atenei e centri di ricerca”. Il rettore ha parlato a margine del convegno “Sport senza barriere. Promuovere l’inclusione attraverso lo spirito olimpico”, che rientra nell’ambito degli eventi organizzati in occasione del ritiro della nazionale Italiana di scherma paralimpica negli impianti Cus. “La possibilità di poterli ospitare ci rende molto lieti”, ha concluso.