Ok del tribunale alla richiesta di assegnazione temporanea di una docente, soddisfatta Flc Cgil Siena

La FLC CGIL Siena esprime “grande soddisfazione” per l’ordinanza del Tribunale di Siena che, fa sapere la sigla, ha accolto integralmente il ricorso di una docente, riconoscendole il diritto all’assegnazione temporanea ex art. 42-bis del decreto legislativo 151 del 2001

Secondo il sindacato, la decisione del giudice “conferma principi fondamentali a tutela della genitorialità”, ribadendo che la presenza di un figlio minore di tre anni comporta una priorità costituzionalmente garantita e che l’amministrazione “non può negare l’assegnazione con motivazioni generiche o basate su un formalismo tra organico di diritto e organico di fatto”.

La FLC CGIL sottolinea che il Tribunale ha ordinato al Ministero dell’Istruzione  di disporre “immediatamente” l’assegnazione della docente in una sede della provincia di Catania, evidenziando come anche i posti occupati da supplenti “siano pienamente idonei ad accogliere l’assegnazione temporanea e non possano essere usati come pretesto per un diniego”.

Il sindacato rileva che il giudice ha considerato “inconsistenti” le motivazioni fornite dall’Ufficio Scolastico territoriale e ha ricordato che l’assenso dell’amministrazione può essere negato “solo in casi eccezionali”, come prevede la normativa. L’ordinanza richiama anche un precedente pronunciato dallo stesso Tribunale, confermando un orientamento giurisprudenziale coerente e favorevole alla tutela della presenza genitoriale.

“Questa sentenza – afferma la FLC CGIL Siena – è una vittoria importante non solo per la docente coinvolta, ma per tutte le lavoratrici e i lavoratori della scuola che si trovano a dover conciliare vita familiare e professionale in un sistema ancora troppo rigido. Continueremo a batterci perché questi diritti vengano riconosciuti ovunque, senza costringere le persone a ricorrere al contenzioso”.

La sigla conclude definendo l’ordinanza “un segnale forte” che riconosce il valore della cura, della vicinanza ai figli e della dignità dei lavoratori della scuola.