Le piogge di inizio autunno hanno spazzato via le preoccupazioni della siccità estiva e l’olio senese anche quest’anno si contraddistingue per la grande qualità. Ma l’aumento vertiginoso dei costi si rifletterà su quello che andremo a comprare negli scaffali dei supermercati con i prezzi dell’oro verde che saranno più alti. Emerge questo dall’incontro che la Coldiretti di Siena ha fatto con la stampa, al mercato di Campagna Amica in via Frajese, per presentare l’olio novo. La qualità, dicevamo, è ottima e anche la produzione 2022, nonostante i timori estivi, ha retto l’urto. “Siamo moderatamente soddisfatti”, ha commentato il direttore della Coldiretti di Siena Simone Solfanelli. Sia il presidente dell’Associazione Luigi Sardone che l’imprenditrice agricola Bianca Mascagni, Mascagni organic farm, hanno provato a quantificare l’incremento delle spese per le aziende. Il primo ha parlato di un “raddoppio” dei costi di produzione e di macinatura mentre la seconda ha osservato come l’aumento, dalla molitura fino agli imballaggi, “sia almeno del 30%”. “Dobbiamo comunque andare avanti nonostante tutto visto che questa materia prima è fondamentale per gli italiani”, ha assicurato Luca Simoni, dell’azienda San Giorgio a Lapi. Oltre all’olio poi c’è anche un secondo argomento dove la conferenza di stamani si è concentrata: quello del grano. “Siamo a novembre e la temperatura è ancora molto calda. Questo ci da molta preoccupazione”, è l’allarme di Solfanelli.