Oltre 100 studenti cinesi a Montepulciano per l’inaugurazione della mostra “Il drago e la farfalla”

Chi si aspettava un’atmosfera formale e quasi “ingessata”, in linea con certi stereotipi della cultura orientale, è stato piacevolmente smentito. L’inaugurazione della mostra di arte e cultura cinese “Il drago e la farfalla”, alla Fortezza di Montepulciano, si è svolta in un clima leggero e coinvolgente.

 

Merito degli oltre centro studenti del lontano paese asiatico, provenienti dall’Università per Stranieri di Siena, che si sono immersi con gioia nella cittadina rinascimentale, dei bambini di tante nazionalità, figli degli amici e degli studiosi richiamati dall’evento, che hanno decorato con festoni originali il giardino della Fortezza, della autorità cinesi, rappresentate dalla Console generale della Repubblica popolare a Firenze, sig.ra Zhou Yunki, che hanno manifestato grande entusiasmo per l’incontro tra le due culture e soprattutto per l’attenzione riservata al grande pittore Qi Baishi ed, infine, del Presidente Giuliano Amato (presente in qualità di presidente della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa) che ha deliziato (e anche divertito) l’affollatissima platea con testimonianze ed aneddoti sulla visione dell’Italia da parte dei cinesi.

 

Alla vigilia dell’evento gli organizzatori si erano “azzardati” a pensare che l’inaugurazione della mostra avrebbe lasciato il segno. Fortunatamente per tutti, anche per gli ospiti, il pronostico si è rivelato azzeccato.

 

Un percorso punteggiato di decorazioni cinesi, sapientemente tracciato nel giardino ottocentesco della Fortezza, ha portato gli invitati nelle sale di esposizione, restaurate di recente e perfettamente funzionali.

 

Ad accogliere gli invitati il Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, Silvia Calamandrei e la signora Chen Yong, rispettivamente Presidente della Biblioteca Archivio Piero Calamandrei e Direttrice dell’Istituto Confucio di Pisa, che hanno co-organizzato la mostra.

 

La sorpresa più gradita è stato l’arrivo a Montepulciano di decine e decine di giovani studenti cinesi dell’Università per stranieri di Siena, accompagnati dal Rettore Prof. Massimo Vedovelli, che con allegria e interesse hanno ritrovato un pezzo della loro cultura percorrendo le sale di esposizione.

 

E mescolati alla gioventù cinese, poliziani, turisti, visitatori venuti appositamente per l’evento da varie città d’Italia e dall’estero.

 

Si parla, in casi simili, di un successo di pubblico e di critica: i visitatori hanno ammirato (gli intenditori non senza emozione), cinque dipinti del grande Qi Baishi, gli inchiostri evocativi di Zhang Jin, gli acquarelli a forti tinte di Xu Shihu.

 

E poi libri antichi e moderni del fondo cinese della Biblioteca Piero Calamandrei, pannelli che documentano la lunga storia dell’interesse dei poliziani per la Cina, fotografie della prima delegazione culturale italiana in Cina, del 1955, capeggiata da Piero Calamandrei.

 

Il tutto in spazi allestiti con eleganza e sobrietà.

 

Al termine, l’immancabile brindisi offerto dal Consorzio del Vino nobile, che neanche in questa occasione ha fatto mancare il suo contributo ad una iniziativa culturale, mettendo a frutto le esperienze già maturate in Cina.

 

Un primo passo, con il piede giusto, di un percorso di relazioni tra Montepulciano e la Cina che si vuole continui nel tempo e si apra ai settori più diversi.

 

La mostra sarà visitabile fino al 15 agosto con orario 10-14, 15-19, ad ingresso gratuito.