Risorse per più di 12 milioni di euro, da impiegare nel 2021 nel territorio della Zona Senese a favore di anziani, disabili, adulti in difficoltà, famiglie e minori. Sono questi i numeri del bilancio preventivo della SdS senese – appena approvato dall’Assemblea dei Soci – che si tradurranno in servizi, contributi e aiuti per le fasce più deboli della popolazione dei 15 Comuni che ne fanno parte.
Il 2021 è un anno destinato a portare i segni della crisi economica e sociale innescata dalla pandemia da Covid 19, e proprio in questo contesto diventa ancora più indispensabile la capacità -maturata dalla SdS negli anni – di accedere e gestire finanziamenti che provengono da Regione, Stato e Fondo Sociale Europeo. Il Consorzio ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, passando da poco più di 2milioni di euro del bilancio 2014 agli oltre 12milioni del bilancio appena approvato. Ad oggi, infatti, per ogni euro che i Comuni conferiscono alla SdS per i servizi ne risultano impiegati 3,71: come dire che le risorse si triplicano se si fa squadra e si mettono a frutto le competenze progettuali, creando partnership con il terzo settore e la rete delle cooperative sociali. Non solo, il progressivo utilizzo di fondi “esterni” destinati a progetti specifici, consente alla programmazione di liberare risorse e indirizzare le quote dei Comuni verso la parte più fragile della popolazione del nostro territorio, come ad esempio le persone disabili.
Per l’anno in corso sono previsti, complessivamente, stanziamenti per quasi 4 milioni di euro nel settore della disabilità, oltre 4milioni per gli anziani, circa 2 milioni di euro per famiglia e minori e oltre mezzo milione sono invece destinati alla categoria “disagio adulti”. Le fonti di finanziamento “esterne” (regionali, statali e europee) andranno a coprire quasi per intero gli interventi previsti per le fasce disagiate (adulti) e gli anziani, lasciando libere le risorse proprie della SdS per corposi interventi nei settori disabili (soprattutto Centri Diurni e Residenziali, aiuti alla persona e inserimenti socio terapeutici) e minori e famiglia (in prevalenza rette per minori, assistenza socio-educativa e gruppi appartamento).
La programmazione annuale della SdS rivela, dunque, la complessità del bisogno socio-sanitario e socio-assistenziale del nostro territorio e getta una luce anche sull’entità dei bisogni emergenti, come la crescita preoccupante di persone singole o interi nuclei familiari in condizioni di disagio economico.
Per far fronte ai rischi di emarginazione causati dalla pandemia, la SdS ha previsto interventi di tipo economico e di inclusione sociale rivolti anche a coloro che, di norma, hanno un Isee più alto rispetto alle soglie di accesso ai servizi ma che –data la situazione straordinaria – si trovano in condizioni di sofferenza. Il progetto ADE, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, consentirà inoltre di erogare attività domiciliari, contributi affitto e buoni spesa. Alle situazioni di povertà estrema – anch’esse in aumento – si farà fronte con il progetto Senza fissa dimora, tramite convenzione con dormitori e mense, e con l’Emporio solidale itinerante per la distribuzione di generi alimentari, in rete con il volontariato.
Per la fascia più anziana della popolazione, i progetti finanziati dal Fondo per la non autosufficienza della Regione Toscana consentiranno l’erogazione dell’assistenza domiciliare (anche integrata da prestazioni socio-sanitarie), contributi economici per la domiciliarità di anziani non autosufficienti, inserimenti in Centri Diurni e ricoveri di sollievo per le famiglie. Il progetto europeo ISA è invece destinato ad alleviare i problemi delle persone malate di Alzheimer e delle loro famiglie.
Gli interventi di sostegno alle persone con disabilità proseguiranno anche nel 2021 con progetti finalizzati all’inclusione scolastica, all’accompagnamento al lavoro, alla realizzazione di percorsi di socializzazione e autonomia grazie a finanziamenti regionali, ministeriali ed europei.
Per l’area minori e famiglia, che ha visto negli ultimi anni l’aumento costante di situazioni ad alta complessità sociale, continuerà ad essere attivo il Servizio per le emergenze e le urgenze sociali (SEUS) e il Programma antiviolenza. Una particolare attenzione è inoltre dedicata alla prevenzione e al contrasto del disagio giovanile, grazie ai progetti Outsiders (già attivo, finanziato da Regione Toscana) e Con-Tatto (in corso di approvazione, con fondi ministeriali).
Le restrizioni imposte dalla pandemia hanno infatti privato i ragazzi dei punti di riferimento della loro routine (scuola, amici, sport), facendo emergere situazioni di sofferenza, abbandono scolastico, abuso di alcol e sostanze, che richiedono attenzione e capacità di fare rete fra istituzioni, volontariato, scuola e famiglie.