Tra gli appuntamenti enologici del nostro territorio da non perdere c’è sicuramente la Chianti Classico Collection, l’anteprima dei vini del Gallo Nero che quest’anno giunge alla 27ma edizione.
L’evento si svolge alla Stazione Leopolda a Firenze nei giorni 17 e 18 febbraio e vede quest’anno la partecipazione di ben 200 aziende produttrici, nonché la possibilità a di degustare più di 740 etichette, tra Chianti Classico, Chianti Classico Riserva o Gran Selezione. La manifestazione dedicata principalmente alla stampa e agli operatori di settore, apre per la seconda volta anche agli appassionati nella giornata di martedì.
Le annate presentate quest’anno sono 2016, 2017 e 2018, che “sono una più buona di quell’altra ed inoltre è possibile anche degustare i campioni da botte dell’annata 2019, che è un’annata ottima di stampo molto classico con vini molto freschi e armonici e capaci di invecchiare a lungo” come ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Chianti Classico, Giovanni Manetti.
Protagonista della Collection quest‘anno non è solo il vino, ma anche l’Olio Evo che festeggia 20 anni dalla costituzione della
DOP. Eccezionalmente viene presentato anche il vinsanto, un vino che rimane di solito un po’ nascosto e dimenticato, ma che invece l’attuale presidente Giovanni Manetti si è proposto, durante il suo mandato, di riportare a nuova luce e promuovere. Perché -stando a quanto riferisce Manetti- “è un prodotto che ha un valore altissimo anche se purtroppo non così conosciuto, e quindi quando andremo a fare le manifestazioni in Italia e nel mondo, ci porteremo dietro il nostro Vinsanto, lo faremo assaggiare e conoscere, ne spiegheremo la storia e la filosofia, perché è il vino dell’amicizia, dell’accoglienza, che ogni famiglia chiantigiana ha pronto in casa”.
Attualmente la situazione del Chianti Classico sta vivendo una fase di crescita, soprattutto nel valore della
Denominazione, e la massiccia presenza dei giornalisti nazionali ed internazionali conferma che l’attenzione sul
Chianti Classico è in fase di ascesa.
Per quanto riguarda i mercati internazionali, ( il Gallo Nero è attualmente presente in 130 mercati nel mondo) nonostante sia scampato temporaneamente il pericolo dei dazi sul vino nel mercato americano, permane in linea generale una certa situazione di incertezza, soprattutto guardando quello che sta accadendo in Cina. Con riferimento alla Brexit, per la quale l’orizzonte si è schiarito, il presidente riferisce che si è assistito paradossalmente nel 2019 ad una crescita nelle vendite dal 5% al 7%. Tuttavia anche lo scampato pericolo dei dazi Usa, tra 6 mesi la situazione si ripresenterà. Ma l’obiettivo è essere pronti ad affrontare le sfide dei mercati puntando sulla qualità e su questo punto c’è una grande coesione di impegni e strategie da parte di tutti i viticoltori. Per quanto riguarda i mercati asiatici, ( oltre alla Cina anche la Corea, il Giappone, la Thailandia, Singapore, che sono comunque importanti per la denominazione) al momento non si registrano cali di vendite ma la preoccupazione c’è. Certamente il Corona Virus influenzerà negativamente i flussi turistici, sperando che la situazione possa risolversi. Nel frattempo il Consorzio del Chianti Classico ha in programma degli eventi in Corea e in Giappone, previsti per la prossima estate, che continua a tenere in agenda, mentre le azioni in Cina sono per il momento rimandate per il prossimo anno.
Stefania Tacconi
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