In Italia si stima ci siano circa 7 milioni di persone che soffrono di emicrania. Si tratta di una patologia che nel 90% dei casi insorge prima dei 40 anni, affligge con maggior incidenza il sesso femminile, in taluni casi costituisce una patologia invalidante che condiziona fortemente la vita sociale e lavorativa di chi ne è affetto. A oggi è uno dei disturbi ancora meno diagnosticati e curati. L’Asl Toscana sud est, da qualche mese, ha attivato un servizio di visite specialistiche neurologiche negli ospedali di Campostaggia e di Nottola, dedicato proprio alla diagnosi e terapia di questa malattia a cui si può accedere con prenotazione telefonando al numero Cup.
La Uosd di Neurologia aderisce, inoltre, all’iniziativa promossa dalla Fondazione Onda offrendo consulenze che saranno erogate in data 31gennaio con ambulatorio dedicato dalle 14 alle 16 nell’ospedale di Nottola. Le prenotazioni potranno essere effettuate fino a venerdì 27, dalle 12 alle 13, al numero 0578/713025. Trattasi di un’occasione unica intanto per conoscere un servizio nuovo offerto agli utenti, infatti la Uosd di Neurologia è stata formalmente costituita da un paio di anni, e poi è un modo per prendere in carico pazienti emicranici che non sono mai stati seguiti da uno specialista.
A oggi esistono diverse cure per trattare tale patologia, sono terapie per l’attacco e terapie di profilassi, alcune delle quali nuove come gli anticorpi monoclonali. Il neurologo della Asl sarà felice di incontrare i pazienti e informarli delle possibilità anche terapeutiche disponibili.
“La Uosd di Neurologia è una realtà nuova nei territori dell’Alta Val D’Elsa e della Val di Chiana Senese e il nostro impegno in questi ultimi due anni è stato quello di farci riconoscere come una figura professionale di riferimento nel territorio, – dice la neurologa Maria Alessandra Carluccio. – Siamo felici dei consensi che stiamo ottenendo perché i pazienti iniziano a riconoscerci come “le neurologhe” del loro ospedale. Dico neurologhe, usando volutamente il femminile, perché la nostra è una squadra tutta di donne e proprio per questo siamo entusiaste di aderire ad iniziative come quelle promosse dalla Fondazione ONDA. La medicina di genere è ormai una realtà della scienza medica e l’emicrania può esserne un simbolo. Ecco vorrei dire alla mie pazienti che qui c’è una coalizione di donne per le donne. Intanto, vi aspettiamo nei nostri ambulatori per parlare di emicrania”.