Opera Laboratori esce dal Gruppo Civita, così la società si rilancia a livello nazionale

Opera Laboratori si stacca da Civita per affermarsi come la società leader nella gestione del patrimonio artistico Italiano. Sarebbe questo l’obiettivo dell’uscita, che la società ha annunciato oggi, con una nota, dal Gruppo Civita  per entrare in Opera20, “una nuova società fondata da realtà italiane con know-how decennale nel mondo culturale”, si legge.

Opera20 nasce da Poggio 13 -società di Giuseppe Costa -, Cultura a Firenze Srl- società dei soci fondatori di Opera Laboratori Fiorentini Spa facente capo a Renzo Ruggeri, e Sillabe Srl -casa editrice livornese da anni impegnata in pubblicazioni d’arte  la cui maggioranza è detenuta da Maddalena Paola Winspeare-, cui si è aggiunto anche il Fondo Americano Pricoa-.

Dal Gruppo Ien Opera20 ha acquisito il controllo totalitario di Opera Laboratori Fiorentini, il 51% di Civita Tre Venezie, il 40% di Opera San Gimignano, il 50% di CWay ed il 20% di TOSC. “La forza delle aziende – sottolinea Beppe Costa, presidente di Opera Laboratori – è data dalle persone che ci lavorano, il nostro non è un mestiere di capitali ma di persone”.

“Opera Laboratori Fiorentini si appresta ad affrontare nel panorama nazionale importanti sfide con un assetto Societario rivoluzionato, composto nuovamente dagli imprenditori che ventidue anni fa iniziarono l’avventura delle concessioni in virtù dell’applicazione della legge Ronchey”, prosegue il testo della nota.

Il nuovo cda di Opera Laboratori sarà composto da membri operativi “che dovranno rafforzare i rapporti con le amministrazioni pubbliche e private sostenendole sempre più verso quel processo di valorizzazione che supera necessariamente l’ordinaria gestione museale- continua il testo-. I rapporti con i principali tour operator italiani ed esteri, con le principali aziende del nostro paese ed estere permetteranno di sviluppare un’offerta sempre nuova in termini di percorsi museali, eventi e nuove attività che dovranno catturare l’attenzione di un pubblico che sarà sempre più esigente”.

“Lo sviluppo dell’offerta, la qualità del servizio, la sinergia con i siti museali- affermano dalla società-, la semplicità di informazioni per accessi e prenotazioni sono solo una parte delle idee che Opera Laboratori  metterà in campo per rafforzare l’attività nei siti gestiti e ciò costituirà la base delle offerte per le future gare sempre nel rispetto delle amministrazioni, dei concorrenti e soprattutto delle proprie persone” che la società “metterà ancora di più al centro del suo progetto di crescita”.

I laboratori di gestione dei servizi aggiuntivi di Opera Laboratori accolgono 10 milioni di persone all’anno. Da oltre 20 anni Opera Laboratori gestisce tutti i “servizi aggiuntivi” del Polo Museale Fiorentino, il Parco Archeologico di Pompei ed Ercolano e la Reggia di Caserta. Nella nostra provincia la società ha ampliato la sua attività di valorizzazione al Complesso del Duomo di Siena, al Santa Maria della Scala, al Museo Civico sempre a Siena, al Duomo e ai Musei Civici di San Gimignano, al Tempio di San Biagio a Montepulciano, ai Musei della città di Pienza, all’Abbazia di Sant’Antimo e ai Musei Civici di Montalcino e Colle Val d’Elsa. Opera collabora inoltre con il Museo diocesano di Cortona e il Complesso del Duomo di Spoleto in Umbria e Villa Giulia a Roma. Sempre a Roma in concomitanza con la gestione di tutti i punti vendita all’interno dei Musei Vaticani (2009-2020), per permettere l’acquisto in extremis di prodotti esclusivi dei principali musei italiani, ha realizzato e gestisce il Gift Museum Shop dell’Aeroporto di Roma – Fiumicino.

Opera è essa stessa un grande laboratorio aperto al futuro dove forgiare il Bene e il Bello è fare impresa”, proseguono dalla società. “I laboratori per la cultura della cura e gestione dei servizi sono integrati con altri laboratori e attività come il laboratorio di progettazione e realizzazione di mostre ed allestimenti museali coordinate da un collaudato ufficio tecnico che è capace di realizzare le richieste delle istituzioni ed una qualificata falegnameria che, con oltre 30 anni di esperienza unita ai macchinari più moderni- continuano, permette di realizzare quanto progettato dai colleghi architetti. Una squadra di tecnici specializzati ha permesso alla società di allestire mostre e musei in ambito internazionale”.

L’ultimo allestimento in ordine di tempo è stato realizzato per il nuovo Museo del Duomo di Pisa. “Il nostro lavoro trova compimento anche grazie ad altri due laboratori: uno specializzato nello studio e nella produzione di scenografie che vanta anche brevetti internazionali, l’altro qualificato nel restauro tessuti ed arazzi antichi-aggiungono-. La vasca di lavaggio arazzi con il sistema della nebulizzazione è solo uno degli ultimi investimenti che Opera Laboratori Fiorentini Spa ha messo in atto per esaudire le richieste di Committenze pubbliche e private sempre più esigenti”.

Nel suo organico la società può contare su 650 persone assunte a tempo indeterminato con contratto Collettivo Nazionale del Commercio e nei mesi di alta stagione arriva a superare le 1.000 unità. “Come i laboratori rappresentano la caratteristica costitutiva della società, così le persone, che in essi operano, rappresentano il vero patrimonio di Opera Laboratori Fiorentini Spa”, proseguono. “C’è chi parla e chi Opera. Potremmo continuare a scrivere ancora molte pagine, parlare degli accordi quadro raggiunti con l’Università di Siena per la realizzazione del Master in Management del Patrimonio, dei rapporti che abbiamo con i principali Operatori del settore, delle sinergie che nasceranno con l’altro ramo di proprietà di Poggio 13 ossia il mondo del tempo libero- concludono da Opera-, degli acquari e dei parchi della Famiglia Costa (Acquario di Genova, Livorno, Cattolica) o dei progetti di valorizzazioni dei borghi e delle Abbazie che già abbiamo studiato, tuttavia, nel fare impresa, preferiamo i fatti alle parole, ma, una volta realizzati, non mancheremo di darne notizia con tutti i mezzi di cui dispone il nostro laboratorio di promozione e comunicazione”.

Hanno collaborato alla complessa operazione societaria a fianco alla Società Opera 20 l’avvocato Andrea Dal Negro dello Studio Legale Carbone D’Angelo di Genova, l’avvocato Francesco Gaviraghi dello Studio Legale Associato VS di Firenze ed il dottor Carlo Pelosi dello Studio commerciale Pelosi e Associati di Firenze. Lo Studio Legale DLA Piper di Roma ha assistito il Gruppo IEN-Civita mentre il Fondo Americano Pricoa è stato assistito dagli Studi Simmons & Simmons LLP di Milano e Akin Gump di Londra.