Le FP CGIL di Arezzo, Grosseto e Siena hanno elaborato un questionario rivolto al personale dell’USL Toscana Sud Est con l’obiettivo di realizzare un focus sulle condizioni lavorative degli operatori della salute. Il questionario si articola in 10 domande che riguardano l’organizzazione aziendale, le modalità di comunicazione azienda/lavoratori, la valorizzazione professionale, la percezione del proprio ruolo e il grado di realizzazione sul lavoro.
“La realtà che ne emerge – spiegano i sindacati – è piuttosto allarmante dal punto di vista della percezione che i lavoratori di questa azienda hanno in relazione alla propria valorizzazione e mette in risalto invece il senso di responsabilità nei confronti di un bene generale quale è la sanità pubblica. Il quadro generale, che ingloba i dati del personale sanitario, tecnico ed amministrativo, evidenzia una mancanza di percezione della valorizzazione del proprio ruolo ed un deficit comunicazionale tra personale e Direzione; in questa sezione spiccano valori al di sotto del 30% di soddisfazione dei lavoratori intervistati”.
“Da notare che il 65% delle lavoratrici e dei lavoratori intervistati – sottolineano le organizzazioni sindacali – pensa che la Direzione aziendale non sia al corrente di ciò che accade sul suo posto di lavoro, a sottolineare una distanza comunicativa tra il vertice dell’azienda e la base”.
“Ancora un dato negativo – proseguono le FP CGIL di Arezzo, Grosseto e Siena – si riscontra sulla percezione del benessere psicofisico, che si attesta solo intorno al 35% di soddisfazione. Buono invece il dato che riguarda lo spirito di cooperazione (quasi il 70% di soddisfatti) e la percezione di autonomia professionale (circa il 65% di soddisfatti)”.
“Nel quadro specifico – aggiungono – sia per il personale sanitario che per quello tecnico spiccano una buona percezione della propria autonomia professionale in linea con il dato generale medio (più del 60% di soddisfatti); poco sotto la media invece il dato emerso dal personale amministrativo. In ultimo, sono soddisfatti del proprio lavoro meno della metà dei tecnici (46%) e la metà degli amministrativi (50%); il dato è più confortante per il personale sanitario (61% di soddisfatti)”.
“Abbiamo evidenziato più volte – concludono i sindacati – che i lavoratori dell’USL Toscana Sud Est stanno vivendo un momento di difficoltà generalizzata. Questa indagine rivela che ciò che può sembrare una affermazione di parte è invece un sentimento reale che viene quotidianamente vissuto. Gli operatori chiedono di essere valorizzati e di conoscere i progetti dell’Azienda, vogliono partecipare e non subire decisioni calate dall’alto. E poi, come continuiamo a ripetere da molto, troppo tempo, la mancanza di personale va ormai cronicizzandosi ed impatta evidentemente in maniera negativa sullo stato di benessere psicofisico di tutte le lavoratrici e i lavoratori, oltre che sull’efficienza ed efficacia dei servizi al cittadino”.