Virus, il presidente del ordine dei medici provinciale Monaco: “In piena crisi ci autotassiamo per le mascherine”

“Non potevamo stare immobili e pensare che i nostri medici vanno contro il virus con poche armi , per quest noi tutti i consiglieri dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Siena ci siamo autotassati”. Lo fa sapere Roberto Monaco presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Siena e segretario nazionale della federazione degli ordini. “A ruota ci sono arrivate le donazioni dei sindacati Fimmg , Anaao , Sumai, Fimp. Ma club importanti e rappresentativi della società civile ci sono stati vicini e hanno contributo con le loro donazioni- prosegue. . Ringrazio i Lions di Siena ,della val d’elsa, di Siena torre di mezzo,di San Gimignano via francigena, del Chianti , i Rotary di Siena, Montaperti e quello di Chiusi Chianciano Montepulciano”.

“Una bella gara di solidarietà che ha permesso che ieri partisse l’ordine di acquisto per Dpi . Le famose mascherine , quelle più difficili da reperire le FFP2 -spiega Monaco-.. Nei prossimi giorni ,spero il prima possibile ,ne arriveranno 5000 e l’Ordine dei medici in rappresentanza di tutti quelli che hanno contribuito le consegnerà ai medici ospedalieri e del territorio raccordandosi anche con la Usl e l’Aous .L’Ordine è un ente sussidiario dello stato e deve tutelare i cittadini ma anche i medici che rispettano questa professione. Mai come ora la professione sta dando prova di sacrificio , di passione , di etica. Insieme alle altre professioni sanitarie, in primis i nostri più stretti collaboratori che sono gli infermieri , stiamo onorando uno dei principi costituzionali più importanti, la tutela della salute”.

“Gli applausi dal balcone ci gratificano e ci danno forza ma non ci sentiamo eroi , non vogliamo esserlo , vogliamo soltanto lavorare con le giuste tutele e le giuste protezioni – conclude Monaco-. Tutelare chi tutela è il primo passo per superare questo momento difficile .Il nostro contributo è solo da considerarsi un abbraccio dell’ordine , che io ho sempre chiamato la casa del medico , ai nostri colleghi , ai miei colleghi . Un abbraccio forte in un momento in cui gli abbracci non si possono dare . E a questo punto è doveroso ricordare a tutti i cittadini che restare a casa è importantissimo per non rendere vano il nostro lavoro . Noi siamo in trincea e dobbiamo starci ma ognuno deve fare la sua parte e più persone seguono le regole imposte dal governo prima si vince questa guerra contro un nemico invisibile e prima si tornerà alla normalità”.