Lo ha voluto, lo ha fatto crescere e adesso l’Osservatorio epidemiologico veterinario regionale porta il suo nome: quello del dottor Massimo Mari. Si è svolta stamani, presso la sezione senese dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana, la cerimonia ufficiale di intitolazione dell’Osservatorio, alla presenza dei familiari, dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, dei colleghi e della Direzione aziendale dell’Istituto. Nasce così l’Osservatorio epidemiologico in sanità pubblica veterinaria della Regione Toscana “Massimo Mari”.
Simone Bezzini, dopo aver scoperto la targa insieme alla signora Isabella Mari, moglie del professionista, ha commentato: “Lo dovevamo al dottor Mari, per lo straordinario contributo che ha dato all’epidemiologia nell’ambito della sanità pubblica veterinaria in Toscana. Fu lui a sensibilizzare gli organismi regionali e territoriali del mondo veterinario e della sicurezza alimentare sulla importanza di istituire un Osservatorio epidemiologico. E alla costruzione del centro ha lavorato sempre con entusiasmo e grande competenza, guidato dalla consapevolezza dello stretto rapporto che esiste tra medicina e prevenzione legata alla salute umana, medicina veterinaria e tutela dell’ambiente. Per un obiettivo fondamentale: garantire la salute pubblica”
Il direttore generale dello zooprofilattico, Udo Della Marta, spiega: “Oggi, insieme alle istituzioni, abbiamo ricordato il nostro collega, un amico, persona stimata da tutti per la sua professionalità e per la sua umanità. Questa targa rappresenta la sua eredità morale e professionale intestare al dottor Massimo Mari l’osservatorio epidemiologico veterinario della regione Toscana è un gesto sentito e doveroso a memoria del suo merito di aver lavorato con passione ad una nuova realtà, trasformandola in una attività fondamentale per la sanità pubblica veterinaria”.
“Questa giornata -ha concluso il direttore sanitario Andrea Leto-, fortemente voluta anche con la regione Toscana, consolida il ruolo dell’osservatorio e lo proietta nel futuro nel nome del professionista che più di tutti ne ha promosso l’istituzione e lo sviluppo”.
La nascita dell’Osservatorio, nel 2020, ha rappresentato la ufficializzazione di una attività, iniziata in tempi più lontani, di supporto scientifico, tecnico e formativo alle attività regionali. La struttura ha così consentito di rafforzare e qualificare attività che già si svolgevano nell’ambito della veterinaria.
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