“Una sintesi tra tradizione e contemporaneità, che definire mirabile non è azzardato né improprio. L’Auser è una piccola ma importante associazione, saldamente presente nel tessuto sociale cittadino con stimate azioni di assistenza, solidarietà ed accoglienza. Sono questi i temi che all’associazione premeva venissero espressi nel Masgalano che l’Auser ha avuto il privilegio di offrire in premio alla migliore comparsa del 2019. Temi e sentimenti che l’autrice di quest’opera ha saputo cogliere alla perfezione, fino dall’esecuzione del bozzetto”. Ha usato queste parole Giovanni Mazzini per presentare il Masgalano realizzato da Chiara Tambani. L’opera è un bellissimo bacile di bronzo bagnato nell’argento che sintetizza l’araldica di uno dei più antichi “xenodochio”, ospizio gratuito per pellegrini e forestieri della storia: l’antico ospedale Santa Maria della Scala.
Una fusione di tutti questi elementi, come quella a cera persa, tecnica usata per l’ambito riconoscimento, che si ritrova racchiusa nello stemma dell’antico complesso: una scala al cui apice è posta una croce, che l’artista fa germogliare. Metamorfosi volta a trasformare il legno dell’insegna cristiana nell’albero della vita. Una pianta ricca e rigogliosa, i cui rami della chioma, nel crescere, “esplodono” e si intrecciano gli uni agli altri, segnando e percorrendo la forma concava dello stesso bacile, a formare un nido, emblema dell’accoglienza della vita. La natura si combina così con quella che è la trama del passato di amore, pietà e misericordia di Siena, che ancora oggi vive e si nutre nelle Contrade.