“Qualsiasi persona, quando riceve gli ospiti, lo fa nel salotto ‘buono’ di casa. Siena no, li riceve sottoterra, in tunnel malsano che da decenni versa in uno stato di degrado e che, ammesso e non concesso che possa trasformarsi in una struttura di accoglienza ci costerebbe come minimo 700mila euro, solo per renderlo accettabile”. Con queste parole, Fabio Pacciani, consigliere comunale e presidente di Area civica, torna a parlare dell’idea del comune di Siena di ospitare una struttura di accoglienza turistica nel sottopassaggio della Lizza.
“Non credo serva essere degli esperti architetti – commenta Fabio Pacciani – per capire l’infattibilità di ricevere gli ospiti, perché i turisti sono a tutti gli effetti ospiti paganti, in una struttura fatiscente, che anche ristrutturandola non conferirebbe una grande immagine della nostra città. Davvero non esistono luoghi migliori dove poter ubicare un hub turistico a Siena? È veramente indispensabile versare così tanti soldi pubblici per una struttura che richiederebbe molto tempo per la manutenzione e il restauro? Come se a Siena non esistessero immobili vuoti ed esteticamente migliori”.
“Ricordo – continua il consigliere comunale – che durante la mia campagna elettorale fui ospitato dai dipendenti della società gestore del trasporto pubblico, per visitare gli spazi del sottopassaggio e guardare con i miei occhi le condizioni, in termine di igiene e sicurezza, in cui erano costretti a lavorare. Partendo dal fatto che sottoterra non piacerebbe a nessuno lavorare, quando feci il mio ingresso negli spazi de La Lizza, fui accolto da mura imbrattate di scritte, odori e macchie di dubbia provenienza, stanze che presentavano evidenti chiazze di muffa. Per non parlare dell’impianto di riscaldamento e condizionamento fuori uso da tempo”.
“Vergogna – conclude il presidente di Area civica – per aver pensato a questa soluzione, vergogna per lo sperpero di soldi pubblici conseguente, vergogna per non essere capaci di sviluppare una visione di approdo turistico che ragioni sull’ex deposito Train in Pescaia, sul Campino, su tutta la Fortezza come un unicum dove realizzare una dignitosa accoglienza per turisti in una città che, una volta, era internazionale e che a causa di una classe politica mediocre sta diventando sempre più provinciale”.