“Non possiamo accettare che la transizione ecologica avvenga a discapito del territorio con una sostanziale liberalizzazione degli interventi, riducendo così l’autonomia delle amministrazioni locali”.
Lo scrivono in una nota Fai Cisl e Flai Cgil in merito al progetto dell’impianto eolico nelle Crete. ” La transizione ecologica è una sfida imprescindibile, che condividiamo e sosteniamo con convinzione. Tuttavia, la sostenibilità non può essere valutata solo in termini di produzione di energia o riduzione delle emissioni: deve includere la tutela del paesaggio, la qualità della vita delle persone e la continuità delle attività agricole, oltre alla salvaguardia dell’indotto turistico, elementi che insieme costituiscono un fondamentale patrimonio socioeconomico”, aggiungono le sigle.
“Un progetto energetico di tale portata, collocato in un’area di pregio come le Crete senesi, non può essere calato dall’alto e richiede una valutazione attenta e condivisa con le istituzioni locali, che consideri non solo gli aspetti tecnici, ma anche quelli paesaggistici, culturali ed economici, con particolare attenzione al lavoro e alle opportunità di reddito delle comunità locali”, aggiungono nella nota i sindacati. “Le energie rinnovabili rappresentano il futuro, ma devono essere realizzate con pianificazione, ascolto e rispetto del territorio, per evitare che la necessaria transizione si traduca in conflitto o in perdita di valore per il lavoro e le attività economiche locali”.
“Le Crete senesi non sono solo un paesaggio da ammirare, ma un luogo dove agricoltura e turismo generano lavoro, reddito e coesione sociale. La transizione ecologica deve essere accompagnata da una visione di sviluppo che tenga insieme ambiente e persone”, dichiarano congiuntamente Gabriele Coppi, segretario della Fai Cisl Siena, e Andrea Biagianti, segretario della Flai Cgil Siena.