“Non vorrei che tutte queste notizie siano state rilasciate solo per far contento qualcuno”, così Simone Pacciani, presidente del Uisp Siena, commenta le indiscrezioni sul sì al protocollo di riapertura di piscine e palestre deciso dal cts. La priorità dell’Uisp è ora capire cosa prevede la normativa, “perché ancora non è uscito niente di ufficiale. Quando usciranno delle normative complete, analizzeremo la situazione e prenderemo una decisione definitiva”, prosegue.
Per Uisp Siena l’anno non è buono, “siamo sicuramente in perdita economica -continua Pacciani- , ma se le nuove regole lo consentiranno, valuteremo l’ipotesi di riaprire. Il grosso problema non sono le distanze di 7 o 8 metri, quanto la non possibilità di far ripartire tutte le attività dei corsi e il non fare utilizzare gli spogliatoi”. Proprio su questo tema Pacciani è categorico: “Non conosco nessuno disposto ad andare in piscina senza poterli usare”. Cosa andrebbe fatto allora? “La cosa migliore sarebbe aspettare la campagna vaccinale; con una larga fetta di popolazione immunizzata sarà tutto estremamente più facile. Magari -conclude- l’ingresso agli impianti sarà riservato proprio ai già vaccinati”.
Il tema delle riaperture coinvolge anche le palestre, rimaste chiuse in questi mesi. David Rosi, titolare della President, afferma: “per noi non si parlerebbe di una riapertura, quanto di un ampliamento. La nostra palestra in questi mesi non si è mai fermata, grazie ai corsi on-line ed alle attività outdoor”.
Sulle indiscrezioni del cts è pragmatico: “ancora non c’è niente di ufficiale non ha senso commentare questa cosa. Quando ci saranno delle regole ufficiali allora studieremo se e come riaprire alle attività al chiuso”. Infine, “secondo me è fondamentale riaprire, non solo per il dato economico, quanto per la salute delle persone. Ci sono uomini e donne chiusi in casa da mesi che non fanno attività sportiva: muoversi è innanzitutto una questione di salute fisica e mentale”.
Emanuele Giorgi