Lo avevano predetto. Che poi fosse frutto di un paio di spritz in più o di un improvviso lampo di genio, non ci è dato saperlo. Resta il fatto, che lo avevano predetto. A Dubai vogliono replicare il Palio (in sella ai cammelli, magari)? Ci sta bene. Perché i ragazzi del Bruco ci avevano avvertiti in tempi non sospetti, lo avevano addirittura dichiarato in un cortometraggio, per l’edizione 2010 del Barbicortone e se adesso ci ritroviamo a discutere il “fattaccio” su facebook, è solo colpa della nostra noncuranza. Eppure i segnali c’erano tutti: lo sceicco pieno di quattrini intento a comprare Siena e tutti i piccioni di piazza, uno stuolo di ingegneri ben pagati a prendere le misure per costruire un albergo a forma di cavallo e l’arrivo del suddetto sceicco a bordo di un jet privato e molto casual, robetta di tutti i giorni, in quel degli Emirati.
C’era un sacco di gente a vedere quel cortometraggio e come ridevano nel sentire lo sceicco con un improbabile accento arabo! Ora, si ride di meno. O meglio, qualche risata ce la facciamo, perché immaginare un dromedario con la spennacchiera ha del paradossale, ma poi ci rendiamo conto che l’anglo arabo non si chiama così per moda e che forse, laggiù, i cavalli ce l’hanno davvero. Se poi ci concentriamo un attimo, realizziamo che in quel paese lontano esistono edifici mastodontici, tecnologie all’avanguardia e che (forse, eh!) Piazza del Campo potrebbero riprodurla davvero. Magari tirano fuori anche Canale3Emirates!
Ma state tranquilli, la profezia dei giovani Brucaioli non è finita. Lo sceicco arriva con il suo armamentario di quattrini e ingegneri, ma i ragazzi si fanno avanti senza timore, per nulla sedotti dalle sue offerte e carichi di amore per la loro città , convincendolo a rimettere in valigia soldi e idee. Come fanno? Semplice. Lo guidano alla scoperta dei loro valori, delle loro tradizioni e nonostante qualcuno opti per il più classico volo dalla finestra (Barbicone insegna), è il loro essere Senesi e Contradaioli a salvare la città e il Palio.
Per concludere: ascoltare i giovani, a volte, non è una cattiva idea. Sono cuori meno macchinosi, animi più focosi e passionali e dire che sono il nostro futuro è la più scontata delle banalità … Ma è anche tremendamente vero.
Ah! Almeno la regina ci aveva mandato l’invito.
Arianna Falchi