Antonio Mula se lo ricorderà a lungo il Palio di luglio del 2022 nella contrada del Valdimontone. Ma la sua prima volta con addosso un giubbetto fu per la prima prova del Palio di agosto 2019.
Questa non è una semplice precisazione, ma serve come punto di riferimento per raccontare il rapporto che Mula ha avuto con uno degli eroi di Piazza del Campo più amati di sempre: Andrea Mari, fantino plurivittorioso scomparso oltre un anno fa in un tragico incidente. Fu proprio Brio, questo il ‘nome di battaglia’ di Mari, il fantino che affidò a Mula la cavalla Schietta per provarla in quel tardo pomeriggio del 13 agosto 2019. Una leggera sgambatura la sera e poi il passaggio delle redini della cavalla allo stesso Brio per la prova del mattino successivo.
Ma anche un primo coronamento di anni di tanti anni di lavoro. Per Mula, Mari è stato un maestro: il ragazzo, nato 25 anni fa ad Oliena, aveva lasciato nel 2016, come molti altri, la sua Sardegna, per inseguire il sogno sul tufo senese.
E ad accoglierlo c’era stato proprio il fantino vincitore di sei Carriere che lo aveva portato con se’ nella sua scuderia. Poi però il tragico evento: lo schianto con l’auto sulla strada di Bolgheri e la tragica morte di Mari. Senza il suo maestro Antonio, giovane fantino, sarebbe potuto tornare in Sardegna e dire addio al suo amore per i cavalli.
Invece si è rimboccato le maniche ed è ripartito da capo, trasferendosi con i suoi animali dallo storico cavallaio senese Mario Savelli. Intanto il tempo stava passando e a Siena, dopo i due anni di stop causati dalla pandemia, si stava ricominciando a respirare l’aria di Palio. Da marzo ogni anno vengono organizzate le corse d’addestramento in provincia, a Monticiano e Mociano, dove i fantini si preparano a la stagione paliesca.
E per Mula c’è stata l’occasione per farsi riconoscere: nella mente di molti c’è il suo bacio al cielo dopo aver vinto una corsa. Un gesto denso di significato perché fatto ad un anno esatto, lo scorso 17 maggio 2022, dalla scomparsa del maestro Brio che gli aveva insegnato tutto. “Non è una bella giornata da ricordare. Però, me lo ha insegnato proprio Andrea, in questi momenti dobbiamo essere forti. Probabilmente, proprio la rabbia che mi ha trasmesso lui mi ha aiutato a vincere questa corsa” , aveva detto.