“Per il Protocollo saranno necessari alcuni cambiamenti”. A dirlo è il sindaco Luigi De Mossi che ha risposto ad un’interrogazione presentata da Massimo Castellani.
Il Palio è l’argomento principe dell’atto del consigliere di Forza Italia che ha chiesto di conoscere i criteri di scelta della commissione veterinaria e se nelle stesse nomine, si legge, ci sia una continuità che garantisca la conoscenza della storicità dei cavalli iscritti all’Albo.
Ed ancora Castellani ha voluto sapere a quanto ammonti la spesa per la gestione di attività delle attività connesse al protocollo (con particolare attenzione rispetto ai compensi dei professionisti e alle corse di addestramento) ed anche quali siano le modalità che hanno portato il collegio veterinario a valutare come inidonei a correre il Palio di luglio i cavalli di Civetta, Istrice e Leocorno.
Infine è stato chiesto se si prevede una modifica all’articolo 6 del Protocollo con la sanzione dell’immediata cancellazione dei cavalli dallo stesso, da infliggere ai proprietari che non presentino i soggetti.
“Sono temi venuti alla luce con i palii di quest’anno, ma su certi meccanismi il Comune non può intervenire”, è l’incipit della risposta di De Mossi che poi, in un excursus, ha ricordato come quest’anno si siano fatte più corse d’addestramento per formare i cavalli disponibili per le Carriere.
Da qui si passa al punto centrale dell’intervento: “I ritocchi al Protocollo sono necessari. L’ufficio Palio in parte li ha già elaborati ma ci sarà ” sul tema “un’ampia discussione con contrade e proprietari”, ha affermato il sindaco che non ha nascosto la sua preoccupazione: “non vorrei che i cavalli si addestrino qui per andare a correre altrove”.
Quanto alle spese per le corse in provincia quest’ anno i costi sono stati di 273mila euro. Il capitolo finale è invece sulla presentazione. “Esiste l’obbligo – ha concluso De Mossi-, ma forse dovremo valutare se l’assenza di un cavallo sia un elemento che arricchisca il Protocollo stesso”
Marco Crimi