Palio, De Mossi: “Questa è una festa di libertà. La Civetta? Il dovere prevale sulla passione dei contradaioli”

Il Palio “non è solo una festa di popolo, ma anche una festa di libertà” ed ancora “la Civetta? La normalità vuol dire anche che le contrade non accettino dialetticamente ciò che il Comune deve fare”.

La tradizionale conferenza stampa del sindaco di Siena Luigi de Mossi non poteva non avere come punto focale della discussione quanto accaduto stamattina, con la contrada della Civetta che ha dato vita ad una protesta dopo la decisione presa dal Comune di non fare correre la Provaccia a  Vankook. Una scelta che De Mossi ha difeso ricordando come sia necessario salvaguardare i cavalli “tenendo conto anche di mutate sensibilità sociali”.

Dopo il preambolo il fil rouge del ragionamento è sempre concentrato sull’assenza tra i canapi di Istrice e della contrada del Castellare. “Se ci sono piccoli infortuni, che non pregiudicano la vita degli animali ma ne pregiudicano la corsa, allora dobbiamo intervenire”, perché, spiega il sindaco, “il dovere prevale sulla passione delle singole contrade, sempre con grande rispetto verso le contrade stesse”. La scelta “non è stata semplice, ma ci ha fatto evitare di mettere a rischio i cavalli”, dice ancora.  Poi il monito: “Non meritiamo di finire sotto la lente di chi ha interesse di dire cose inesatte”

Vankook “stamani mostrava un risentimento che non ci faceva stare tranquilli sulla sua corsa”, sottolinea il primo cittadino. Decisione analoga, fa sapere De Mossi, è stata presa per la contrada dell’Istrice.

Quanto all’indiscrezione secondo cui gli alfieri della Civetta non faranno le sbandierate in Piazza del Campo il sindaco dice solo di prendere atto di questa cosa “valutando in seguito il comportamento”

Tra i vari argomenti toccati  c’è quello della tenuta della curva di San Martino: “Lì il sole batte in modo particolare per cui ci stiamo lavorando sopra”

All’inizio della conferenza De Mossi ha accolto l’avvocato Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio che fu ucciso nel 1979. “Lui è stato un esempio per la nostra professione. Ed auspico che sia fatta un’iniziativa per dedicargli un’aula nel tribunale di Siena”, ha affermato il sindaco poco prima di consegnare una pergamena al figlio dell’avvocato assassinato oltre 40 anni fa

MC