Una vittoria da cardiopalma per la contrada di Vallepiatta. Remorex, da scosso, supera per pochissimi centimetri il Bruco, dopo che Andrea Mari aveva condotto in testa la corsa fin dal primo San Martino. Dopo l’arrivo momenti di indecisione, poi dal Palazzo Comunale viene esposta la bandiera della Selva.Un epilogo da batticuore che racchiude l’essenza stessa del Palio, meraviglioso perché ogni volta capace di stupire e raccontare una storia diversa in una sfida continua con la sorte, unica padrona dell’ordine di ingresso tra i due canapi, determinante per i sogni di vittoria. Alla chiamata del mossiere, Bartolo Ambrosione, le contrade si sono così disposte: Istrice, Drago, Torre, Selva, Bruco, Chiocciola, Onda, Aquila, Oca e Pantera di rincorsa.
Senza un attimo di respiro e con le urla dei contradaioli a incitare i propri colori sono Onda, Aquila e Bruco a scattare più veloci. Alla prima curva di San Martino l’Onda è in testa con il Bruco a tallonarla. Un iniziale testa a testa che vede uscire avanti il Bruco che gira primo alla curva del Casato, mentre alle sue spalle si danno battaglia l’Onda e la Selva. Al secondo San Martino il Bruco è ancora in testa, il fantino della Selva cade, e passano Onda e Aquila. Sono queste quattro contrade che continuano a cercare la vittoria, ma con il cavallo scosso che recupera metri su metri. All’ultima curva del Casato è ancora il Bruco in testa, ma un inarrestabile Remorex, all’esterno, lotta fino alla fine, riuscendo a vincere per pochissimi centimetri.
Per Giovanni Azteni un’ annata paliesca da incorniciare: con il Palio dell’Assunta vinto , il settimo per Atzeni, arriva il secondo Cappotto nella sua carriera. A luglio ha vinto nella Giraffa, oggi nella Selva.
La Selva non vinceva da agosto 2015, era stato proprio Tittia, su Poloski, a trionfare. Ma questa è soprattutto la prima vittoria per il Capitano Alessandro Giorgi: “Sono stati 4 giorni eccezionali, il popolo è stato fantastico, grande lavoro della stalla. Remorex è un combattente ed io ero fiducioso”.
Un finale a cardiopalma, dicevamo, dove la Selva ha superato letteralmente per un soffio la contrada del Bruco. ” Voglio sottolineare il loro comportamento – spiega il priore della Selva Stefano Marini -. Hanno ricevuto una grande delusione ma hanno accettato subito l’esito finale. Li ringrazio, si sono comportati da veri senesi”
Il grande protagonista è il ‘biondo’ Remorex. Inizia il terzo giro in quarta posizione ma recupera subito alcune lunghezze. Disegna poi una traiettoria superba al terzo San Martino ed insidia Andrea Mari e Schietta fino all’incredibile sorpasso finale è consegnando il Drappellone di Manara alla Selva. “L’episodio buffo è che il cavallo, conoscendo ormai bene la città- racconta il barbaresco Niccoló Brocchi-, è andato a fare una passeggiata uscendo dalla Piazza”. Per Remorex si tratta del secondo successo in Piazza del Campo su tre Palii corsi e anche nella precedente vittoria, nel Palio Straordinario dell’ottobre 2018, aveva trionfato scosso.