“Non sono un fuggiasco”, ed ancora “non scaricherò le responsabilità su nessun altro” però “ci sono alcune dinamiche che non dipendono dall’amministrazione, anche se non voglio dare colpe a nessuno”.
Muove sue due parallele la conferenza di Luigi De Mossi in cui si è fatto il bilancio di quanto accaduto nella Carriera di luglio. Da un lato il sindaco ammette alcune falle nella gestione dei 4 giorni, dall’altro tiene comunque a precisare che alcuni fatti accaduti non sono da collegare al Comune. L’ incontro con la stampa arriva dopo quanto avvenuto tra i canapi lo scorso sabato. Qualcosa che rappresenta un unicum nella storia paliesca.
L’incipit dell’intervento di De Mossi è una difesa di quelle parole – “bello ed appassionante” – dette al ricevimento nella contrada del Drago. “Credo che fosse legittimo dire che hanno fatto una bella corsa”, sostiene. Poi c’è il monito ai giornalisti: “Tutto ciò che il sindaco afferma nei giorni delle Festa – spiega De Mossi – è amplificato a livello nazionale. Pensate a quello che poteva accadere se avessi detto che non andava bene niente. Il mio primo compito è dunque difendere e salvaguardare il Palio ”.
Una difesa che per l’amministrazione si è tradotta in un due obiettivi: “I cavalli dovevano tornare sani nelle proprie stalle. Ed inoltre, e qui non ci siamo riusciti, la Carriera si doveva correre in dieci. Possiamo dare la responsabilità all’amministrazione, ma ci sono tante sfumature da analizzare”. Nella riflessione del primo cittadino c’è poi un altro aspetto: ”Sono due anni che non si corre e qualunque problema sarebbe stato amplificato. La macchina mostrava qualche ruggine”. Da qui l’appello ad un lavoro collegiale con capitani e priori “per rendere perfetta la macchina”.
Nessun particolare appunto invece al mossiere Renato Bircolotti: “per il rispetto suo, di Ambrosione e Magni lo incontrerò e parleremo”, si limita a dire il sindaco. Mentre sui cavalli “dovremo lavorare in modo che tornino in perfetta sicurezza sulle stalle. E che facciamo una perfetta performance”, aggiunge. “Sulle scelte però non posso impormi sui capitani”
Ed infine sul “percorso” da intraprendere per far sì che ciò che è accaduto il 2 luglio non si ripeta “ci sarà da fare ragionamenti sul protocollo e proporre correttivi”.
Il sindaco, infine, è anche intervenuto sul Governance poll del Sole 24 ore: “Non siamo molto distanti dai numeri precedenti. L’ho detto anche in altri momenti: io non demordo mai. Non mi metto le medaglie al collo delle statistiche buone”. “Terrò conto dei numeri – aggiunge -, ma a me ciò che interessa veramente è il giudizio elettorale dei cittadini. Mi è interessato nel 2018 e vedremo se mi interesserà nel 2023”. “Il 44% non è una percentuale così bassa – conclude De Mossi – ma sicuramente è un dato che mi farà tenere alta l’attenzione”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
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