“Abbiamo deciso di sospendere i Palii ordinari e valutare, eventualmente, di ricollocarli analizzando quelli che saranno i dati della pandemia”. Esordisce così il sindaco di Siena Luigi De Mossi davanti alla stampa, dopo la conclusione dell’incontro con priori e capitani per valutare la possibilità di correre o meno le Carriere nel 2021.
Luigi De Mossi spiega: “Se le valutazioni dovessero essere positive, ci atterremo a tutti i termini: l’invio della lettera alle contrade, la scelta della data, le previsite”, ma “se l’andamento, o anche una indicazione del prefetto, dovessero essere negative, annulleremo tutti e due i Palii. La decisione -precisa De Mossi- per ora è attesa per metà giugno. L’anno scorso – continua il primo cittadino- abbiamo deciso di annullare il Palio sic et simpliciter. Oggi li sospendiamo in attesa di una immunità di gregge significativa, con l’idea di ricollocarli”.
L’ipotesi sul tavolo è quella di correre la Carriera del 2 luglio ad agosto, e quella del 16 agosto a settembre, ma resta accesa anche la fiammella del Palio straordinario: “Servono le assemblee di contrada, 10 contrade che votano favorevolmente e poi il Consiglio comunale: un iter completamente diverso. Diciamo che rimane come ipotesi residuale, ma anche in questo caso bisogna ci siano le condizioni per correre un vero Palio”, chiarisce De Mossi.
Il sindaco, interrogato su una eventuale amnistia per quelle contrade impegnate dalla giustizia paliesca, ammette: “Questo argomento non è stato toccato, ma lo faremo più avanti. Chiaramente anche per queste decisioni dovrò ascoltare quanto mi verrà detto”.
Sulle eventuali misure da prendere per poter correre il Palio, il sindaco De Mossi, spiega: “Il Palio non è una corsa di cavalli, ma una festa di popolo. Se il popolo non c’è, non può gioire, non può accompagnare il cavallo e tutto quello che ben conosciamo, diventa solo un rito vuoto. Se un Palio ci sarà, sarà la festa che tutti noi conosciamo” e sull’ irregolarità di un simile spostamento: “Capisco questa obiezione e rispetto chi lo dice, ma in un’ottica di assoluta eccezionalità dobbiamo pensare di spostare i Palii. Il popolo si merita due Palii ordinari”.
“Nel 1300 si sarebbe dovuta costruire qui la più grande Cattedrale del mondo, e invece si può guardare cosa ha combinato la pandemia. Dobbiamo adeguare le aspettative legittime della popolazione a quelle che sono le eccezionalità del momento. Si tratta di una scelta complessa e dolorosa, ma se non possiamo fare nulla il 2 luglio ed il 16 agosto, vediamo se possiamo fare qualcosa in maniera adeguata in altre date”, dice De Mossi che poi conclude: “Il mio desiderio personale, da cittadino e non da sindaco, sarebbe quello di vedere la terra in piazza”.