“Penso che con la fine dello stato d’emergenza e la fine di quelle che sono le restrizioni dovrà portare ad una normalità assoluta. E quindi come riaprono gli stadi sarà possibile e necessario fare il resto. Io non vedo limiti”.
Sono le parole del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri in merito allo svolgimento del Palio di Siena, come spesso dice il sindaco, ‘festa di popolo’. Sileri era ospite del convegno “La medicina dalla parte delle donne” al Santa Maria della Scala che aveva logicamente come tema le patologie dell’universo femminile.
Sulla medicina di genere “in termini di prevenzione e trattamenti abbiamo una mole di pazienti non-covid che sono rimasti indietro. Dovremmo quindi procedere al recupero delle liste d’attesa, a livello nazionale e aiutando le regioni – continua-. La nostra attenzione è anche focalizzata su combattere il covid che c’è ancora e prendere azioni in caso di future ondate”. Sulla medicina di genere “credo sia necessario portare avanti tutto ciò cha abbiamo fatto dalla legge del 2018 e migliorare quei percorsi che fanno sì che la medicina sia sempre più a misura di donna-prosegue-. Questo è il nostro impegno”.
Capitolo covid. “Credo che la fase peggiore della pandemia sia terminata e che stiamo passando ad una fase di endemia”, ha detto il sottosegretario. “Vedo difficile una ripresa dei contagi con un aumento di ricoveri – ha continuato -. Questo perché è alta la percentuale dei vaccinati e perché le persone continuano a vaccinarsi”. In futuro “avremo il virus del Sars-cov2 nelle forme delle sue varianti più recenti e nelle forme di nuove varianti che spero siano sempre più leggere e gestibili- prosegue Sileri -, anche attraverso una vaccinazione che sarà sovrapponibile alle somministrazioni annuali per l’influenza”. Infine il green pass “verrà archiviato, questo è un fatto”.
La chiosa è sulla sanità post-pandemia. “Stiamo disegnando il nuovo servizio sanitario nazionale con il restyling degli ospedali e potenziamo il sistema ‘periferico’ , mettendo inoltre in continuità queste due realtà per una medicina che sia più vicina alle nostre case”.
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