Domenica 30 settembre, alle 17.30, si terrà l’estrazione delle Contrade che prenderanno parte al Palio Straordinario del 20 ottobre. E’ arrivata la prima adesione, la Chiocciola, che dopo aver votato no alla richiesta del Comune, ha deciso di partecipare alla Carriera. Sono quindi ufficialmente 11 le Consorelle che si preparano all’estrazione, in attesa delle risposte che devono ancora arrivare da Oca, Lupa, Drago, Valdimontone, Onda e Torre.
Un grande fermento si sta già diffondendo per tutta la città e già sono spuntate le prime decisioni per quello che riguarda i punti cardine della Festa: il Masgalano, offerto dai gruppi piccoli e giovani di tutte le Contrade, verrà realizzato dall’artista giraffina Sara Cafarelli, mentre la scelta del pittore per il Drappellone arriverà tra oggi e domani.
Sarà, invece, la Basilica di San Domenico ad aprire le porte alla Contrada vittoriosa nella prima serata del 20 ottobre.
Ma…. di preciso, a che ore c’è la prova?
Il bello di questa preparazione al Palio straordinario, è forse l’incertezza euforica che anima le conversazioni dei contradaioli. Sballati completamente gli orari e scombussolati i consueti appuntamenti del “all’8 al barre, tramezzino con l’ovo che ti rimane di traverso perché mangiato di corsa e poi si va alla prova”. Se la Carriera si correrà alle 17 (sempre in Piazza del Campo eh), le prove regolamentate (quelle di notte per capirsi) si terranno alle 10.30 del 15 ottobre, escludendo i 4 anni. Insomma, praticamente nell’orario dello spuntino di metà mattinata. Il che rischia di mettere a repentaglio anche le super diete dimagranti che alle 10.30 ci vorrebbero far mangiare una mandorla, tre chicchi di riso e un quarto di galletta di mais condita con salsa orientale. Perché poi, a quell’ora, si sa, tocca mangiare invece una bella fetta di pane, grossa, con tre acciughe sotto pesto e un quarto sì, ma di vino. Rosso, possibilmente. D’altronde il Palio ha le sue regole e vanno rispettate. Le previsiste dovrebbero essere il 10 e l’11 ottobre, domani alle 18 la riunione con i veterinari.
Le prove saranno alle 10.30 la mattina e alle 17.15 la sera. Ancora nessuna indicazione per gli orari di batterie e assegnazione (ma è probabile che il fantino, invece che a pranzo, arrivi a colazione).
Insomma, pronti al Palio Straordinario, ma attenti a questo vero e proprio jet lag che rivoluzionerà la confusione che già avrete tutti nel capo. Perché la domanda a che ore c’è la prova? la fate tutti, di luglio e d’agosto, almeno una volta al giorno. Figuriamoci a ottobre…
Per non parlare dell’abbigliamento. Confessatelo: siete già in pensiero perché non avete niente da mettervi in palco e dietro al cavallo. Niente “bracci di fòri” perché non è agosto però bisogna essere pronti anche alle manate, se si richiede. E poi via, serve qualcosa che metta in evidenza gli sforzi della palestra (rassegnatevi, dopo l’estate a riposo e ottobre che si deve ancora ricominciare il vero allenamento, il bicipite pare il budello del salsicciolo). E anche per l’abbronzatura, donne, tocca ricorrere alle lampade e stavolta non potrete nemmeno fingere una domenica al mare perché a ottobre non è che si pigli più lo stellone nel capo. Male che vada, ci possono venire incontro le calze (le calze!!!!!) che al limite coprono anche qualche cacchione di ricrescita.
E allora via a studiare come vestirsi immaginando la leggerezza di plastica del k-way che fa sudare come caimani e la t-shirt di cotone a manica lunga che fa tanto magliettina della salute ma insomma, attillata e colorata, con i jeans, può andare. Felpe ok, ma senza cappuccio, altrimenti il fazzoletto casca male. Le scarpe da ginnastica estive o invernali? I calzini? I sandali no… gli stivali? E se si piglia freddo alla gola? niente sciarpa o foulard, quello proprio non si può. Si prende ognuno il nostro adorato fazzoletto e si gira due volte intorno al collo in modo che oltre al cuore, ci scaldi anche la gola.
A cena? Ganzo, fitti come penne di nana che, se fosse diaccino, ci si scalda a vicenda. E magari si mangia anche il pancosanti bono. e per l’aperitivo non c’è bisogno di sciacquare bicchierate di roba diaccia che sollecitano la congestione (per il freddo eh, non per l’alcol, si intenda bene…). Ah! Nota positiva: dopo la prova della sera, si può tranquillamente fare un salto a casa per fare la doccia. Lo Straordinario non vuole puzzi, per prendere i posti a tavola c’è tempo.
Un po’ meno tempo, forse, per rendersi conto che ci risiamo.
Signore e signori, è Palio!
Katiuscia Vaselli
Arianna Falchi