Paolo Goretti presenta il suo nuovo scritto: “Un racconto della Siena francese di inizio Ottocento, all’alba del Risorgimento”

Liberté, Égalité, Fraternité è il celebre motto della Repubblica Francese, risalente alla Rivoluzione del 1789. Questi tre valori, sono gli stessi che arrivarono a Siena e di conseguenza rappresentarono l’alba del Risorgimento. Non tutti però, si ricordano o conoscono il periodo storico dal 1799 al 1814, quando i francesi influenzarono la città del Palio e per questo, il professor Paolo Goretti, dopo una lunga ricerca ed una lunga raccolta di testi e testimonianze, ha presentato il suo ultimo scritto “I francesi a Siena”.

“L’idea mi è venuta negli anni Novanta – commenta Goretti -, perché volevo fare una ricerca sui miei antenati arrivati a Siena nel 1781 e proprio in quegli anni le persone incominciavano ad assorbire gli ideali francesi. Da lì ho iniziato a studiare e a consultare i testi del periodo dal 1799 al 1814, quando i francesi erano in città ed influenzarono i popoli fino a portar loro all’epoca risorgimentale. Ce ne sono tantissime di testimonianze conservate e molte persone non lo sanno; anche per questo motivo, ho deciso di riportare alla luce questo momento storico senese”.

Come ci spiega il professore, la convivenza con i cugini francesi si rivelò un’arma a doppio taglio: da un lato, infatti, diede vita all’epoca risorgimentale che portò all’Unità d’Italia, ma dall’altro lato la convivenza non fu sempre semplice.

“Siena, avendo l’università, aveva già iniziato ad avvicinarsi ai valori dell’illuminismo prima dell’arrivo dei francesi – spiega Goretti -. Ovviamente, quello era il periodo del Gran Duca e del Bargello, per cui iniziavano a crearsi le prime frizioni. Per il Palio poi, i francesi decisero di portare dei cambiamenti: una volta organizzarono un Palio nel mese di febbraio, che a causa di una nevicata non fu corso. Inoltre, vollero cambiare l’iconografia del drappellone, ma poi dopo il 1814 tutto tornò alla normalità”.

Il libro del professor Goretti, infine, sarà presentato al pubblico nella Nobile Contrada dell’Aquila questo sabato alle 18.