
Il Santo Padre che ha segnato un’epoca con la semplicità, la solidarietà e la speranza.
E che, pur nell’universalità del suo Pontificato, ha intrecciato legami profondi con la nostra città, la diocesi di Siena e quella di Montepulciano.
Siena e Papa Francesco si sono incontrati più volte. Lo hanno fatto recentemente, il 7 dicembre 2024 quando Bergoglio, ha accolto in Vaticano una delegazione di operai della Beko Europe, accompagnati da Lojudice. Quei lavoratori, provenienti dallo stabilimento di viale Toselli, erano lì per avere attenzione su una vertenza che minacciava 299 famiglie.
Francesco li ascoltò. E quel gesto non fu isolato: la mattina successiva, durante l’Angelus, il Santo Padre tornò a parlare degli operai, lanciando un appello alle istituzioni e alle imprese: “Sono vicino ai lavoratori di Siena, Fabriano e Ascoli Piceno, che difendono in modo solidale il diritto al lavoro, che è un diritto alla dignità. Che non gli sia tolto il lavoro, per motivi economici o finanziari”.
Il legame tra Francesco e il nostro territorio , però, affonda radici più lontane e trova nel cardinale Lojudice un tramite prezioso. Nominato arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino nel 2019, e poi vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza nel 2022, Lojudice è stato scelto da Francesco per unire “in persona episcopi” le due diocesi. Un segno di fiducia, proprio come quando gli fu affidata la porpora cardinalizia, nel novembre 2020.
Del Pontefice il Cardinale ha incarnato il messaggio: vicinanza agli ultimi, impegno per la giustizia sociale, dialogo con il mondo. Ma il Papa ha lasciato un’impronta anche nella vita ecclesiale delle due diocesi. L’11 ottobre 2023, migliaia di fedeli senesi si riversarono in Piazza San Pietro per un’udienza speciale: un pellegrinaggio che unì le comunità, celebrato poi con una messa nella Basilica. E quando, il 2 settembre 2024, Lojudice fu eletto presidente della Conferenza episcopale toscana, il Papa lo chiamò personalmente per congratularsi, segno di un’intesa profonda.