Ci sono dei legami che vanno al di là del sangue sono le emozioni i disagi ed i pericoli che si vivono insieme, la fatica e la paura cementano le amicizie e rendono gli uomini migliori.
Sabato 26 settembre, a Pian del Lago un gruppo di ex appartenenti al 5° Battaglione “El Alamein” arriveranno da tutta Italia per deporre una corona all’inizio del viale della memoria a ricordo dei caduti della Folgore e di tutte le guerre.
Il 5° Battaglione primo reparto della Folgore a mettere piede a Siena nel 1977, fu trasferito da Livorno in sostituzione del 84° Fanteria, fin dall’inizio i senesi capirono che questi erano militari diversi dagli altri e con un popolo fiero come i senesi ci furono alcune incomprensioni. Ma l’intelligenza dei comandanti dell’epoca e quella dei dirigenti della città ha fatto sì che le contrapposizioni si trasformassero in una grande amicizia tanto da rendere i senesi orgogliosi dei “loro” paracadutisti.
Quel gruppo di ragazzi arrivati per caso nella città del palio si sono integrati perfettamente, molti di loro vivono ancora a Siena hanno figli e nipoti nati qui, e sono felici della loro scelta.
“ Fior fiore di un popolo e di un’esercito in armi, caduti per una idea senza rimpianti onorati dal ricordo dello stesso nemico” questo è scritto in una lapide nel sacrario di El Alamein in Egitto.
L’esempio dato dai paracadutisti caduti nel deserto Egiziano ha illuminato la strada di questi uomini nelle innumerevoli missioni a cui hanno partecipato.
Negli anni in cui il mondo cominciava ad avere una dimensione più globale, l’Italia decise che era il momento di partecipare in maniera attiva e la scelta non poteva che cadere sulla Folgore e in particolare su quel gruppo di ragazzi che in una caserma di periferia con pochi mezzi, facevano cose che agli altri non riuscivano.
Il 5° El Alamein era ed è uno di quei reparti che hanno fatto la storia, questi uomini di quella storia ne sono stati i protagonisti.
Sabato si ritroveranno per abbracciarsi e guardarsi ancora una volta negli occhi, forse gli anni e gli acciacchi hanno avuto il sopravvento ma lo spirito è sempre lo stesso e lo sguardo fiero di chi sa di avere fatto il proprio dovere.
Giovanni Graziotti