Parco fotovoltaico a Casole d’Elsa, contraria Coldiretti Siena: “Il terreno agricolo serve per produrre cibo”

Sul parco fotovoltaico di Casole d’Elsa, che sorgerà in un’area agricola di nove metri, “crediamo con fermezza che ciò debba avvenire all’interno di una strategia responsabile e condivisa. Il principio guida è chiaro: il terreno agricolo serve per produrre cibo ed il paesaggio va salvaguardato”. Lo fa sapere Coldiretti Siena dopo che i vertici dell’associazione hanno incontrato il sindaco Andrea Pieragnoli.

Al tavolo con il primo cittadino hanno partecipatoil presidente locale Roberto Caciorgna, il direttore Simone Solfanelli e al responsabile locale Carlo Contigiani.

“Le superfici agricole – continua Coldiretti Siena – non possono essere trasformate in vaste distese di pannelli a terra, sacrificando la primaria vocazione delle nostre campagne e mettendo a rischio la tenuta socio-economica del tessuto rurale. Né tantomeno possiamo assecondare processi e progetti speculativi messi in atto da soggetti estranei al territorio e alle comunità locali”.

“Al contrario – si legge in una nota – , l’associazione sostiene con convinzione il fotovoltaico installato sulle coperture esistenti come tetti di abitazioni, stalle, magazzini e capannoni, in modo da non consumare nuovo suolo. Allo stesso tempo, guarda con interesse all’agro-fotovoltaico, in cui i pannelli, collocati in posizione rialzata, consentono la coltivazione sottostante, coniugando così la produzione di energia pulita con la cura e la valorizzazione del territorio. Ma esclusivamente se realizzati dall’impresa agricola che conduce l’azienda e coltiva quel terreno”.

In conclusione Coldiretti Siena “intende difendere con forza il patrimonio rurale e la filiera agroalimentare locale, dicendo sì a un fotovoltaico integrato e attento all’ambiente e no a operazioni speculative che sottraggono terreno alla produzione di cibo e penalizzano il futuro delle comunità agricole e del paesaggio senese e toscano”