Siena

“Parlamento Ue, cosa fare per renderlo più democratico?”: studenti dell’Università di Siena a confronto con gli europarlamentari

Che cosa servirebbe all’Unione Europea per essere veramente democratica?. “Ci sono alcune cose su cui dovremo lavorare: i parlamentari non hanno il potere di presentare proposte legislative, che spettano invece alla Commissione Europea. E poi manca un legame tra il voto che viene espresso e ciò che accade a livello comunitario”, a dirlo, rispondendo ai tanti studenti universitari presenti, è l’europarlamentare Beatrice Covassi, Pd e Alleanza progressista dei Socialisti e Democratici, che ha partecipato oggi all’evento “What do Eu think?”.

E con lei erano presenti altri europarlamentari, eletti nel nostro territorio, che hanno risposto alle domande dei ragazzi – molti iscritti all’Università di Siena- sulla Ue.  “L’Unione – ha detto Nicola Danti, Italia Viva e Renew Europe – è una democrazia imperfetta ma molti passi in avanti sono stati fatti. Occorrerà operare per far acquisire più potere al Parlamento, anche per dare forza al voto dei cittadini”.

L’evento era organizzato dalle scuole di Scienze politiche e giurisprudenza dell’Università di Firenze, dai centri Europe Direct di Firenze e Siena – il primo rientra nei servizi offerti dal Comune fiorentino, il secondo invece fa parte del nostro ateneo-, dall’Università di Siena, dai Centri di documentazione europea dell’Università di Firenze e dell’Istituto universitario europeo e da Ponte Europa con il supporto dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo e della Rappresentanza della Commissione europea in Italia.

“Credo che nel Parlamento europeo si compia la massima espressione di democrazia – ha osservato Francesca Peppucci, rappresentante a Bruxelles di Forza Italia e del Partito Popolare Europeo – perché, con la presenza di tante anime diverse all’interno dei vari gruppi politici, non ci sono epiloghi di voti che sono scontati”.

Per il nostro ateneo è intervenuto  Massimiliano Montini, docente di Diritto dell’Unione europea all’Università degli studi di Siena, responsabile scientifico di Europe Direct e delegato del rettore Roberto Di Pietra alla cittadinanza europea.

“Da dieci anni facciamo formazione sulla Ue anche con gli altri enti ed atenei della Toscana – ha esordito ricordando l’impegno del Centro Europe Direct di Siena-. Crediamo che oggi sia importante essere qui per avvicinare voi studenti al Parlamento e alle istituzioni europee. Nel Parlamento si fa sentire la voce dei cittadini. Ecco perché è necessario che i giovani possano confrontarsi con gli europarlamentari e mettere le basi per l’esercizio democratico del voto”.

marco crimi

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