Patto a tre per la transizione energetica: con Intesa, Fises e Chianti banca impianti fotovoltaici in 48 comuni

Realizzare almeno un impianto fotovoltaico sugli immobili pubblici in quarantotto comuni della Toscana del sud, di cui trentaquattro senesi. E cedere l’energia elettrica ai territori in autoconsumo e ad un prezzo vantaggioso rispetto alle tariffe di mercato, costituendo così comunità energetiche rinnovabili per cittadini e imprese.

Questo il fine ultimo dell’accordo tra Intesa e Fises fatto in collaborazione con Chianti Banca. La convenzione è stata sottoscritta oggi e non prevede nessun costo d’investimento per l’amministrazioni. Tutto infatti è a carico della società a partecipazione pubblica e finanziato dalla Fises e Chianti Banca.

“Intendiamo facilitare la transizione energetica con interventi, che sono tra gli obiettivi del proprio piano industriale, volti a realizzare impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici in modo che i comuni soci possano beneficiare anche dei vantaggi dell’autoconsumo dell’energia elettrica prodotta”, le parole di Andrea Rossi, presidente di Intesa. “Così – continua – inviamo a tutti i comuni soci un segnale concreto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici di proprietà dell’amministrazione comunale. Il progetto propone di realizzare, a cura e spese di Intesa, uno o più impianti fotovoltaici per ciascun comune socio e intorno a questi impianti costituire una Comunità energetica rinnovabile a servizio dei cittadini e delle imprese del territorio in cui avrà un ruolo da protagonista il comune socio.”

Il nome dell’iniziativa è  “Intesa per l’efficienza energetica”  e il patto vede Finanziaria senese e Chianti Banca costruire un plafond rotativo di risorse dall’importo iniziale di 4 milioni che si potrà incrementare sulla base degli investimenti che saranno fatti in impianti fotovoltaici di dimensione media da 100kW di potenza nei comuni soci d’Intesa.

“L’obiettivo è quello di costruire una collaborazione importante tra le due società istituzionali e stimolare il territorio ad andare verso la transizione energetica – fa notare Massimo Terrosi, presidente Fises – È anche una sfida per le pubbliche amministrazioni, per il territorio e davvero uno stimolo importante per l’economia locale. Lo mettono in atto due società partecipate in collaborazione con una Banca legata al territorio realizzando un bell’esempio di risposta alle esigenze ambientali e di uso efficiente dell’energia. Il sistema economico e sociale della provincia di Siena si trova a dover rimodulare il proprio modello di sviluppo nei termini di sostenibilità ambientale ed energetica – continua Terrosi – Le iniziative di realizzazione di impianti da fonti rinnovabili costituiscono una delle leve con la maggiore capacità di innovazione rispetto all’obiettivo strategico che il territorio intende prefiggersi”.

“Il compito di una banca di credito cooperativo è sostenere i progetti che valorizzano il nostro territorio – dice Cristiano Iacopozzi, presidente Chianti Banca – stando a fianco delle realtà che lo rappresentano al meglio e intervenendo con le forme di sostegno più idonee alle varie esigenze. In questo caso l’iniziativa va a sposare la stessa attenzione e la cura sempre più meticolosa che Chianti Banca ripone in materia di sostenibilità e di transizione energetica, un impegno che riteniamo di fondamentale importanza per un futuro fatto di qualità, in termini ambientali, sociali ed etici”.