Siena

Estra e altre 13 imprese fanno rete per l’ambiente: ecco Aires, il patto per lo sviluppo dell’economia circolare

La realizzazione di attività volte al miglioramento di performance tecniche ed economiche in materia di economia circolare; il rafforzamento della capacità innovativa e produttiva a costi inferiori grazie al sistema delle economie di scala; il potenziamento di know-how e formazione professionale in materia. Sono queste alcune delle finalità previste nel patto tra Estra, Sei Toscana, Acea Ambiente e altre undici tra imprese ed enti che hanno siglato un accordo per la promozione della ricerca, innovazione e sviluppo nel campo dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.  L’attuazione del programma di rete comporterà, tra l’altro, l’organizzazione di tavoli tecnici e di seminari di approfondimento, la partecipazione ad appalti e bandi privati e pubblici compatibili con l’oggetto e gli obiettivi del contratto di rete.

Firmatari del contratto anche Rea impianti unipersonale, Alia servizi ambientali, Reti ambiente, Asev, Consorzio polo tecnologico magona, Inst Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali, Tiemme, Sienambiente, Cispel confservizi toscana, Csa impianti e ecologia soluzione ambiente.I contenuti dell’accordo denominato “A.I.R.E.S. Ambiente innovazione ricerca energia sviluppo”, sono stati presentati oggi nell’ambito di Ecomondo, fiera internazionale di riferimento sull’economia circolare, l’innovazione tecnologica e industriale.

AIRES svilupperà progetti in materia di economia circolare e sostenibilità ambientale ed energetica presentando alcune idee di innovazione e ricerca già a valere nei prossimi bandi pubblicati dal Mise.

La valorizzazione della posidonia e il recupero degli ingombranti tra i temi già oggetto di studio e analisi da parte delle aziende.

“L’accordo, raggiunto con realtà di primo piano presenti sul territorio, conferma l’impegno del nostro gruppo a favore dell’economia circolare, intesa quale leva fondamentale di crescita e volano di sviluppo per le comunità per cui operiamo” – ha dichiarato Paolo Abati, direttore generale di Estra – “L’attenzione di Estra verso tali temi è coerente con la scelta compiuta dal Gruppo di rafforzare il proprio ruolo di multiutility entrando nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti con l’acquisizione di Ecolat e di parte del capitale sociale di A.I.S.A.”

“Il contratto di rete è propedeutico alla prossima realizzazione di un Centro di ricerca e sviluppo industriale sull’economia circolare, con un approccio multidisciplinare –  ha detto Marco Mairaghi, ad di Sei Toscana – e rappresenta una vera novità nel panorama italiano. Siamo davanti ad una rivoluzione culturale, ce lo impone l’emergenza ambientale, e dobbiamo imparare a lavorare in sinergia sia alla ricerca di nuove soluzioni tecniche, sia alla valorizzazione e alla crescita dei comportamenti virtuosi. Abbiamo già attivato, assieme ad alcuni dei partner firmatari del contratto, dei progetti di economia circolare che hanno ricevuto finanziamenti consistenti da parte del Ministero. È un segnale importante di un nuovo modo di lavorare che diverrà fondamentale per lo sviluppo dell’intero settore e per la qualità dei nostri territori”.

“La nascita di AIRES a seguito dell’intesa presentata oggi – ha affermato Giovanni Vivarelli, presidente di Acea Ambiente – è la dimostrazione efficace di come il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità sia un impegno comune che passa anche attraverso un processo di condivisione delle competenze dei player del settore. ACEA Ambiente è impegnata nel costante processo di evoluzione delle tecnologie nel campo del waste management, come testimonia la recente inaugurazione del nuovo impianto di Monterotondo Marittimo a Grosseto, uno dei più grandi dell’Italia Centrale, dotato delle più moderne tecnologie per la produzione di compost e di elettricità da fonti rinnovabili. L’iniziativa AIRES costituisce il presupposto per mettere a fattor comune le rispettive esperienze a beneficio dell’intero settore”.

marco crimi

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