“A partire dalla metà del prossimo mese di dicembre, venti lavoratori dell’azienda Pay Care di Monteriggioni verranno posti in cassa integrazione” , lo rendono noto i sindacati Fim Cisl e Fiom Cgil, questo dovrebbe avvenire “seguito della reinternalizzazione da parte di MPS della commessa Internet Banking”.
“Si sta parlando di una commessa di lavoro che da oltre dieci anni veniva eseguita dai lavoratori Pay Care (ex Bassilichi) poi passati appunto prima a Nexi nel 2018 in seguito a Comdata dal febbraio 2019”, ricordano i sindacati che poi accusano “registriamo l’ennesima situazione che porta ad un ridimensionamento di attività da parte di MPS nel nostro territorio, generando problemi all’occupazione attuale, nonchè forte preoccupazione per le prospettive future di tanti lavoratori”.
“Inoltre dobbiamo prendere atto che ad oggi, per quanto riferito da Pay Care – continuano i sindacati nella nota-, Nexi non ha dato risposte per un’ eventuale integrazione di attività come è previsto dall’accordo sottoscritto il 9 ottobre 2018 presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nel quale Nexi aveva assunto l’impegno a garantire commesse per tutti i lavoratori di Pay Care per almeno 36 mesi a partire da Febbraio 2019, data nella quale Pay Care venne ceduta dal Gruppo Nexi al Gruppo Comdata”.
Per i sindacati “siamo di fronte all’ennesima situazione nella quale i lavoratori sono costretti a dover affrontare difficoltà economiche e di incertezza per il proprio posto di lavoro a fronte del mancato rispetto da parte delle aziende di accordi sottoscritti in sede Ministeriale”, poi concludono “ci attiveremo su tutti i fronti sia istituzionali che politici affinchè tutte le parti in causa si muovano immediatamente per risolvere questa incresciosa vicenda”.