Pay Care, la Cisl attacca: “Nessun piano industriale e mancano le commesse lavorative”

Torna di attualità la questione Pay Care. L’impresa di call center che ha la propria sede a San Martino, nel territorio comunale di Monteriggioni, ha firmato la proroga dei contratti di solidarietà dei propri 48 dipendenti fino all’ottobre del 2024. Tuttavia mancano al momento alcuni “pezzi” importanti di quello che è stato l’accordo sottoscritto con i sindacati. La Fim Cisl torna quindi ad alzare l’attenzione sulla vicenda: “Non ci è stato ancora consegnato quello che è il piano industriale di Pay Care – affermano dal sindacato – e in più non abbiamo notizie su quelle che erano state paventate come nuove commesse per i lavoratori”.

Giuseppe Cesarano, segretario generale della Fim Cisl di Siena, chiede un nuovo incontro con il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio. Chiede che il primo cittadino e anche l’onorevole di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti dimostrino vicinanza ai lavoratori e attenzione per questa vicenda che presenta ancora difficoltà per i dipendenti dell’impresa. Cesarano chiede inoltre che commesse lavorative possano arrivare dal gruppo Mps.

 

Notizie migliori arrivano invece dalla Trigano, quindi dal settore della camperistica. Dove sono in programma la bellezza di 60 assunzioni a seguito di nuovi ordinativi che riguardano tre tipologie di camper che verranno prodotti a partire da gennaio in Valdelsa. I veicoli verranno poi venduti in Germania, Francia, Polonia, Inghilterra e nel nord Europa. “Alla Trigano crescerà la produzione annua – commenta Cesarano. – Si passerà dai 5400 pezzi prodotti nel 2023 a oltre 6 mila pezzi, che è la stima per il 2024”. I dipendenti del gruppo sono ora 456. Dopo le assunzioni, che saranno comunque a tempo determinato e saranno utili per garantire la produzione aggiuntiva, diventeranno oltre 500.